(pubblicato per la prima volta il 15-11-1981)
Il Gran Maestro scende dal quadrato sulle sue gambe, ricambiando gli auguri a Jun, ma una volta a terra crolla, mentre un cupo rimbombo si diffonde in lontananza a segnalare l'arrivo di altre due divinità, Poseidon e Hades. E' il momento che anche Kenzaki faccia la sua parte.
Jun contro Hades, che ha un eccezionale potere, l'Another World, con cui trascina l'avversario in una dimensione parallela nella quale è difficile trovare equilibrio e nulla è ciò che sembra. Ma il Galactica Magnum di Kenzaki è così potente da generare una luce abbagliante che lo fa uscire dall'oscurità in cui era rinchiuso, e con un secondo pugno Jun ha ragione del suo diabolico rivale. La tensione è alle stelle, e nel quadro di ciò che sta accadendo anche la presenza di Kiku diventa fondamentale, perché la ragazza ha un compito importante: portare presso il Fuji il Kaiser Knuckle, che di certo servirà alla causa.
Hades non è battuto, quello che Jun ha steso è un fantoccio con la sua faccia, un'altra illusione di Hades! Rinunciando alle illusioni, il greco si sbarazza del suo mantello e si mostra nel suo vero aspetto, quello di un giovane. Ma ciò non mette Kenzaki al suo livello, perché il Galactica Magnum viene respinto e rimandato verso di lui quasi come se Hades avesse una barriera protettiva a difenderlo. Ci vuole una luce più intensa, che tuttavia Jun è in grado di generare con un pugno ben più robusto del Magnum: è il Galactica Phantom, un sinistro al fulmicotone che dona il successo al giapponese. Il quale, come il gemello e predecessore, lascia il quadrato su gambe malferme, affidando ciò che resta nelle mani di Ryuji.
Il Fuji riecheggia delle grida del pubblico, che vuole la vittoria per K.O. di Ryuji contro Poseidon, il quale senza usare trucchi sembra comunque più forte di Hades. Il greco chiarisce subito il suo livello mandando Ryu al tappeto con il Cyclone Maelström, quindi gli provoca un secondo down prima che accada un imprevisto. In lontananza, una sagoma gigantesca si staglia davanti al Fuji, l'ombra di un uomo alto come un grattacielo che pretende da Poseidon la vittoria per l'onore delle divinità. E' Zeus, il cui solo nome spaventa a morte Poseidon.
Improvvisamente, come era apparsa la sagoma di Zeus scompare, e quando l'incontro riprende Poseidon è nervoso e distratto, quasi succube di Ryu e della sua figura che diventa minacciosa. E' un attimo, in cui Ryu prende il sopravvento e manda l'avversario una volta al tappeto, prima di finirci a sua volta. Ma niente paura: non trattandosi di un incontro regolare ma di una lotta per sopravvivenza, non ci sono round e non ha importanza quante volte si cade, ma soltanto se ci si riesce a rialzare. E così Ryuji, dopo un primo tentativo andato a vuoto, travolge Poseidon con il Boomerang Telios, un pugno simile al Boomerang Hook ma con più potenza e meno rotazione. E quando anche Ryuji, stremato, si affloscia sulle corde, una figura gli si avvicina.
Zeus. Ryuji vede alternativamente la morte e Zeus, ma la prima è solo un'allucinazione dovuta alla stanchezza e il secondo sfugge ai suoi pugni come fossero i capricci di un bambino. Per punire Ryuji di ciò che lui e i suoi compagni hanno fatto, Zeus intende battersi con il Kaiser Knuckle, ma quando Pandora gli porta sul ring il Vaso l'ultima divinità vede il luccichio del tirapugni e capisce che sta succedendo qualcosa. Tra le grida indignate del pubblico, il guerriero greco infila l'arma e si prepara allo scontro, che sarà comunque alla pari. Kiku, infatti, è giunta sul posto e lancia il secondo Kaiser Knuckle a Ryuji. Il destro rinforzato del greco e il mancino rinforzato del nipponico si scontrano emettendo un grande bagliore e un fragore assordante, che certifica il pari livello dei due e la pari dignità a calzare il manufatto atlantideo. I due proseguono dunque dopo aver stretto i guantoni, e il God Illusion di Zeus chiude la partita, o così pare. Infatti, i membri dell'Unione Mondiale Juniores sono ancora tutti vivi e vegeti, e se necessario pronti a combattere.