(pubblicato per la prima volta il 07-11-2001)
Il secondo sfidante di Rindo va K.O. sul primo colpo d'incontro e così pure accade con il terzo, col risultato che la sfida è conclusa. Uno dei due pugili rimasti vorrebbe battersi a tutti i costi e protesta, aggredendo Rindo per finire anche lui knock out. E per buona misura Rindo atterra anche il quinto, che visti i danni dei compagni se la sarebbe data volentieri a gambe. Ma non basta a rivitalizzare Takeshi il quale, sempre più mentalmente confuso, abbandona il palazzetto senza farsi notare, poiché Rindo e Kyo sono distratti entrambi dall'arrivo di Hanado, George e Black Moth, i prossimi a salire sul ring. E fuori dal palazzetto, proprio mentre Takeshi esce all'aria aperta, arriva una macchina di gran lusso dalla quale scende Skorpion, padre di Hanado e avversario del Giappone d'Oro Juniores di un tempo.
Skorpion ignora Kawai, ma ha una fortissima sensazione di deja-vu quando vede Rindo uscire dallo stadio, riconoscendo in lui tanto Ryuji Takane quanto Jun Kenzaki, zio e padre del ragazzo. Mentre Rindo si trova all'esterno, Kyo resta a bordo ring ad osservare il susseguirsi degli avvenimenti, con Black Moth che da solo stende quattro avversari ma che infine deve arrendersi al quinto, il fortissimo Jurgen, il quale lo stende con un singolo pugno chiamato Kôkai Shokei. E alla fine, poiché Rindo non torna per affrontare il secondo turno, anche Kyo sale sul ring per uno scontro impari 1 contro 5. Già, perché Rindo è sempre con Takeshi, il quale è tornato al suo appartamento per recuperare una cosa della massima importanza.
I primi due avversari di Kyo cadono con anche troppa facilità, ma mentre il giovane Kawai affronta il terzo, Tedd, a un passo dalla vittoria egli viene colto da un malore e deve faticare più del dovuto per imporsi. Forse dovrebbe astenersi dal combattere con gli ultimi due rivali, tuttavia in ossequio alla promessa stretta con Rindo vuole ottenere vittoria totale e quindi sfida anche loro, rischiando di finire K.O. per mano del quinto pugile tedesco, Simon. Al suono del gong, quando Kyo va al suo angolo ritrova anche Rindo e Takeshi, che invece di ricoprirlo con un asciugamano lo protegge con un vero e proprio cimelio: la bandiera del Giappone d'Oro Juniores cucita da Kiku 17 anni prima! Felice che suo zio cominci a ritrovare brandelli di memoria, Kyo trova non solo le energie per iniziare il secondo round, ma anche la potenza necessaria per sferrare un micidiale Jet Upper.
Kyo vince, e Takeshi ricorda qualcosa. Si ricorda di sette anni prima, all'aeroporto, quando aveva salutato suo nipote, sua sorella Takako e i compagni che con lui avevano contribuito a creare il Giappone d'Oro, Shinatora e Katori, e che gli avevano donato la bandiera nipponica prima della partenza per Berlino. Takeshi assiste Kyo nello spogliatoio, dove il ragazzo medica le ferite subite da Simon, ma il torneo deve andare avanti e Rindo torna a salire sul ring. Il suo avversario è Jurgen, che con un sinistro terribile lo scaraventa in aria e pare aver ottenuto la vittoria, ma il tedesco è fin troppo ottimista. E' solo un down, per quanto poderoso, mentre il destro di Rindo quando questi si rialza è un pugno da K.O.
Ishimatsu sviene di nuovo, e sogna il suo passato. Stavolta è lui a ricordare, a ricordarsi di Rindo e di quando lo prese in affidamento dopo la scomparsa dei suoi genitori. E' Ichina, di passaggio da casa Sanjo prima di partire per la Germania, a trovarlo svenuto e a curarsi di lui, per quanto le sue premure non siano sufficienti. Anche a Berlino i giapponesi sono allo stremo, e dopo Kyo anche Rindo si blocca, vittima delle botte subite e della stanchezza che lo mettono fuori gioco. Ma la delegazione giapponese non si fermerà, perché in risposta alla sfida di Himmler anche Iori Shinatora sale sul ring berlinese.
Iori non conosce la boxe, tutto ciò che ha appreso sono le tecniche di spada della famiglia Shinatora. Ma la difesa semidivina ereditata da suo padre Kazuki e l'abilità sviluppata con la katana lo mettono in grado di tenere testa a qualunque avversario. La sua prima lotta è contro il gigantesco Gustav, che piega grazie a una tecnica di spada attuata senza lame, il Raikô Ruten-ken. Il secondo a cedere è Graf. Il terzo un pugile più quotato, Hunter, che cede di schianto.
La vittoria di Iori permette ai tre giovani giapponesi di partecipare alle semifinali, che si terranno tre giorni dopo. Vinto il suo incontro, Iori viene circondato dalle fan di Hunter e si affloscia a terra, ma Kyo si preoccupa per niente; il giovane Shinatora è solo troppo sensibile al fascino femminile! Resta il fatto che è meglio prepararsi seriamente all'incontro, perché gli avversari dei tre saranno nientemeno che la famigerata Armata delle Ombre, e quando Kyo incontra i loro avversari ai quarti di finale viene a sapere che essi hanno abbandonato il torneo una volta saputo con chi avrebbero dovuto battersi. Ma Berlino sembra terra d'incontri casuali per i giapponesi, perché Rindo passeggiando nota una donna nipponica in abito da sposa e con sua immensa sorpresa riconosce Ichina, destinata in sposa a un riccone locale. Non potendo fare nulla, Kenzaki può solo schifarsi dell'accaduto fino a quando la chiesa non brucia nel bel mezzo del matrimonio ed egli, a quel punto, interviene per soccorrere la (quasi) sposa.
L'incendio era doloso, e in mezzo alle fiamme Rindo si trova faccia a faccia con un uomo mascherato, una trappola ordita per farlo uscire allo scoperto e sconfiggerlo prima dell'incontro. Ovviamente lo stratagemma è dell'Armata delle Ombre, e ha successo perché Rindo, pur di proteggere Ichina, va molto vicino alla morte, viene ricoverato in ospedale e dovrà rimanervi per almeno una settimana. Kyo, infilatosi nel taschino della camicia i suoi disegni da bambino, dono di Takeshi, esce nel giardino dell'ospedale dove viene attaccato di sorpresa da un uomo che lo pugnala al petto. Iori, infine, si reca sul luogo dell'incendio per scoprirne le cause ma lungo la strada si imbatte in una bambina. La piccola, una venditrice di fiori, gli offre un mazzetto che egli accetta, salvo poi crollare al suolo per effetto del micidiale veleno in essi contenuto. L'Armata delle Ombre si è sbarazzata dei suoi avversari, o almeno così sembra. Perché il giorno dell'incontro Rindo si presenta sul ring.