(pubblicato per la prima volta il 09-03-2003)
Emmina si rialza, ma con grande fatica. Sorride sprezzante, ma la sua espressione vacilla quando vede a bordo ring George Helga e Hanado Skorpion e si spegne quando anche Rindo si rimette in piedi. George analizza al computer le possibilità dei due sfidanti, e ricordando la potenza di Jun Kenzaki si sorprende fino a un certo punto nel vedere che il Galactica Magnum di Rindo ha potenza illimitata. Termina il primo round, e il secondo ha inizio con un nuovo scontro frontale tra i due combattenti, che si conclude con Rindo scaraventato fuori dallo stadio e Emmina gravemente ferito e svenuto sul ring.
Kyo sa che la morte gli sta alle costole, e quando soccorre Rindo fuori dallo stadio ha la sensazione che la nera signora stia per falciare la sua vita. Ma la figura alle sue spalle è Oscar, quinto membro della formazione tedesca e sicuro vincitore se nessuno salirà sul ring. L'incontro sembra decidersi a tavolino, quando Kyo indossa i guantoni e accetta la sfida.
Si comincia, e Kyo attacca sperando di poter abbreviare l'incontro. Ma Oscar è troppo forte per lui, esperto e veloce nei movimenti, tanto che l'occhio umano non riesce a seguirli; in una parola, per il giovane giapponese è davvero l'immagine stessa della morte. Kyo non è in grado di vincere, ma quando smette di affidarsi alla vista e si concentra sull'udito mostra incredibili capacità nel comprendere i suoni, come suo zio Takeshi. E si innalza al livello di Oscar.
Iori telefona a casa Kawai e avvisa Takako che la situazione sta degenerando, ma la donna è troppo lontana per poter intervenire di persona. In realtà, Kyo con il suo stratagemma ha eluso la strategia di Oscar, basata sull'angolo morto della visuale umana, e lo ha colpito più volte. Non gli riesce di sferrare il suo Jet Upper, che forse sarebbe decisivo, solo perché termina la prima ripresa, ed è un vero peccato. Perché, se è vero che Takeshi nell'intervallo gli dona la propria divisa di quando faceva parte del Giappone d'Oro rinfrancandolo nel morale, è altrettanto vero che ora Oscar a mente fredda può elaborare un'altra strategia. E Oscar ha un asso nella manica che pare invincibile: il Neo Bible, il terrificante pugno assassino ereditato da suo zio Jesus Christ, un tempo Campione del Mondo nel pugilato professionistico.
L'arbitro inizia il conteggio, ma potrebbe essere tutto inutile perché il cuore di Kyo si è fermato. L'arbitro vorrebbe chiamare i dottori, ma a bordo ring Takeshi batte le dita come per suonare una melodia su un pianoforte invisibile. E accade il miracolo, perché il cuore di Kyo torna a pulsare nel suo petto e il giapponese può tornare a fronteggiare Oscar, guidato dal tocco di Takeshi che lo muove verso la vittoria. Finché, proprio quando il cuore sembra cedere di nuovo, il Jet Upper non travolge il tedesco.
Oscar, spedito contro il soffitto, ricade sul quadrato sulle proprie gambe, e prima di crollare riesce a fare una domanda a Kyo: perché combattere fino alla morte? Kyo, prima di essere proclamato vincitore, risponde che nella vita non vuole avere rimpianti e quindi, mentre i suoi tre compagni tornano da lui per festeggiarlo, si accascia tra le braccia dello zio. Rindo Kenzaki, Ran Shadow, Iori Shinatora e Kyo Kawai, quattro giovani che hanno dato fondo a tutte le loro energie per onorare la bandiera dei loro padri, ma uno di essi ha dato anche la vita per questo. Kyo è morto, e mentre i suoi amici lo portano fuori dallo stadio i tedeschi onorano il valoroso pugile giapponese sfilando con il saluto militare.
Iori porta a Takako la notizia della morte di suo figlio e le porge di persona le sue condoglianze. Come lui, Rindo torna in Giappone dopo un ultimo saluto a George e Hanado, dei quali si è meritato il rispetto. Ma è triste per ciò che è accaduto, e non gli basta piangere e parlare con Ichina, e nemmeno parlare con Ishimatsu. Anzi, la lettera che Kyo ha lasciato come testamento, e che Ishimatsu fa leggere a Rindo, lo rattrista ancora di più, e tuttavia... tuttavia c'è pur sempre il fascino del ring, e il quadrato che Ishimatsu ha eretto di fianco a casa sua (e del quale Rindo non era a conoscenza).
Sul ring, Rindo trova tre pacchi, tutti lasciti dei vecchi compagni di suo padre. Essi contengono dei guantoni con incisa la data 7 luglio 1983, giorno dell'incontro per il titolo di Campione del Mondo tra Jun Kenzaki e Ryuji Takane. Ma ci sono anche quelli di Takeshi, Kazuki, Ishimatsu e il Gran Maestro Shadow. E' evidente, Rindo si è meritato il permesso di diventare un pugile e di rappresentare il Giappone. Il giovane Kenzaki vorrebbe fare delle domande a Ishimatsu, ma non appena esce dalla sua casa incontra uno sconosciuto molto aggressivo. Proviene dall'Italia, e non è affatto contento di come è andato a finire il torneo nazionale tedesco. Ma il nuovo venuto è solo un'esca, perché mentre Rindo fa a pugni con lui degli uomini armati minacciano Ichina.