(pubblicato per la prima volta il 09-07-2005)
I pugili si riuniscono in Grecia, per un totale di quasi 1.300 aspiranti da oltre 200 paesi del mondo, ma ad attenderli non c'è nessun ring. Ci sono invece Mina e Nina, che accendono le torce olimpiche a significare che il campionato è iniziato. Tuttavia la competizione non è aperta a tutti, ma soltanto a coloro che supereranno tre difficili prove, la prima delle quali consiste nel completare i circa 42 chilometri di corsa sulla collina di Maratona in tre ore. Sono in molti a crollare prima dell'arrivo, mentre Iori e Rindo giungono al traguardo proprio alla scadenza del tempo, anche perché Kenzaki corre con i Power Ankle alle caviglie ad appesantirlo.
Al termine del primo cimento i partecipanti sono scesi a 580, ma il livello di difficoltà non scende. Anzi. Essi dovranno superare un percorso di un chilometro in dieci minuti, ma non si tratterà più di una gara di corsa, bensì di una verifica della loro agilità e resistenza, poiché il percorso è irto di ostacoli e trappole. Iori è molto bravo ad avanzare con la difesa semidivina, ma Rindo se la cava nuovamente con molta fatica, a due soli secondi dalla fine del tempo.
Tra i 230 superstiti, che misureranno il loro potere offensivo nella terza prova, ci sono anche i tedeschi Himmler, Goering e Goebbels. Gli aspiranti affronteranno una pioggia di piccole pietre sparate a grande velocità, e dentro uno stretto corridoio; se le frantumeranno o almeno riusciranno a evitarle, arrivando alla porta in fondo al corridoio stesso, saranno ammessi al torneo. I tre tedeschi superano brillantemente la prova, e ora che non ci sono limiti di tempo anche Rindo può impegnarsi con più tranquillità.
Rindo e Iori trovano molti corpi di aspiranti feriti e privi di coscienza, ma non desistono. Anzi, in questa particolare prova sono relativamente a loro agio, perché Iori è agilissimo ed evita le pietre, salvo poi superare l'ultimo pezzo con un aggressivo Raikô Myôô Ruten-ken, mentre Rindo frantuma i sassi con i pugni. Tuttavia, appesantito com'è, Kenzaki se la cava benissimo da fermo ma fatica a colpire avanzando, e rimedia una serie di brutte ferite che lo fanno stramazzare al suolo. In particolare, una pietra lo colpisce molto vicino all'occhio sinistro, ma Rindo non vuole rendere vani gli insegnamenti di Ishimatsu e, rimessosi in piedi, supera la prova grazie alla sola forza di volontà.
Il caso vuole che gli sfidanti rimasti siano 64, l'ideale per un bel torneo ad eliminazione diretta. Anche il sorteggio è casuale, e mette Kenzaki di fronte al gigantesco russo Poonyan. Rindo sale sul ring in condizioni terribili, con un occhio bendato e inutilizzabile e reggendosi a fatica sulle stampelle. Ma quando toglie i Power Ankle e i Power Wrist la musica cambia, e il sovietico viene spazzato via davanti agli occhi sbarrati degli spettatori e delle due gemelline greche, che avevano osservato quasi con sarcasmo Rindo nelle prove eliminatorie.
Tedeschi e italiani conoscono Rindo, e solo loro non sono sorpresi da quanto accaduto. Piuttosto, meglio che pensino ai loro incontri, e nella fattispecie Dino Giuliano è atteso al primo turno all'incontro con l'americano Prince Shaft. Stavolta i giapponesi sono solo spettatori, ma di certo interessati a un incontro spaventoso, perché il figlio di Black Shaft, Prince, blocca il Cosa Nostra con incredibile facilità e risponde con il Black Screw, la stessa tecnica pugilistica assassina del genitore. E l'incontro finisce con il K.O. dell'italiano al primo pugno.
Finito l'incontro, Prince provoca Rindo e ha uno scambio di pugni con lui nel sottopassaggio, ed entrambi ne rimangono sorpresi e acciaccati. Prima che la disputa si evolva in qualunque modo, a Prince si affianca il femmineo Penny Lane e quando i due escono all'aperto devono fronteggiare Brutas Giuliano e una cricca di mafiosi decisi a vendicare il loro fratello. Ma lo sguardo demoniaco di Penny Lane è sufficiente ad abbatterli tutti, e la ragazza è talmente forte da superare Himmler al primo turno mettendolo K.O. in un attimo con il Good Night Kiss.
Penny Lane abbraccia Prince, felice della propria vittoria, ma un terzo pugile americano osserva la scena divertito e disgustato dalla presenza di un nero e di un gay. E' Sugar White, e anche lui vince il suo incontro sul congolese Tyson, massacrato in pochi istanti. Ma anche Iori passa il turno senza soffrire, contro il pugile acrobatico Moropeta.