(pubblicato per la prima volta il 07-11-2007)
Rindo ce l'ha fatta appena in tempo, e la finale può avere inizio tra due ragazzi ambedue seriamente feriti. Rindo tenta subito il suo attacco migliore, il Galactica Magnum, che Apollon respinge col suo impenetrabile scudo difensivo. Rindo va al tappeto, ma non K.O, e quando si rialza decide di provare una strategia più diretta, incalzando Apollon con una serie di jab che infine vanno a bersaglio, provocando il primo down anche al greco. E' l'effetto delle lame delle Oscure Divinità, che hanno reso il pugile vulnerabile. Frattanto Ran si scontra con il capo di esse, Jaoh, e con il suo micidiale Evil Zukurô, l'arma che ha indebolito Apollon e che sta indebolendo anche lui.
E' veleno di pitone quello che scorre nelle vene di Apollon, il quale perderebbe se non terminasse il primo round. E mentre Ran distrugge gli artigli velenosi di Jaoh e lo precipita dalla scogliera, anche Apollon recupera la forma fisica con l'aiuto di Pandora. La donna che lo avrebbe voluto morto, ora vuole che vinca perché il Kaiser Knuckle possa restare in Grecia. E così fa posizionare nell'angolo di Apollon una bottiglia d'acqua con cui egli possa depurarsi e ritrovare tutta la sua forza.
Seconda ripresa, si combatte alla pari. O così sembra all'inizio perché, col passare del tempo, i pugni di Apollon si fanno sempre più forti, segno che sta recuperando le energie e soprattutto il Sei Kyoku Kai, la difesa che non ha falle. Rindo è salvato dal gong, ma sembra non abbia più speranze di vincere. Solo Ryu, ripresi i sensi, può aiutarlo. Egli spiega a Iori il significato delle parole scritte sul diario del dottor Ohmura: il Sei Kyoku Kai si può sconfiggere solo con una forza immensa, uguale e opposta ad esso.
Terzo round, la musica non cambia: Apollon picchia e Rindo incassa, tanto e con molta fatica. Pandora non è soddisfatta della figura del greco, vorrebbe sminuirne il livello e così chiede ancora ad Auru di mettere le cose a posto. Ma il sicario, anziché colpire il pugile con l'ago della sua cerbottana, centra il collo dell'arbitro che deve così essere sostituito. Tuttavia la domanda rimane: perché Rindo continua a rialzarsi fiducioso? Forse perché spera nell'idea di Ryu, ovvero nel fatto che contrapponendo il proprio pugno più potente al massimo potere di Apollon può sperare in un pareggio? Galactica Magnum e God Dimension esplodono insieme e devastano il ring.
Il nuovo arbitro è il primo ad essere spazzato via, ma lo stesso accade ai due contendenti. Il Sei Kyoku Kai non ha funzionato, Apollon precipita tra il pubblico sugli spalti e Rindo ricade addosso a Pandora. Si decide che chi tornerà sul ring con le proprie gambe prima che l'arbitro abbia contato fino a 20 rimarrà in gara, e quando l'arbitro scandisce il numero 8 Apollon è pronto a ricominciare. Rindo, invece, striscia fino al quadrato e infine vi si issa al 18, mettendosi in piedi all'ultimo secondo. E la ripresa si conclude.
Apollon potrebbe curarsi col potere rigenerativo del suo sangue divino, ma sceglie di non farlo per combattere lealmente. E ora che l'incontro è alla pari, è Rindo a menare le danze e le mani, almeno per un po'. I due contendenti subiscono un down ciascuno, ma poi la forza di Apollon emerge e Rindo è al tappeto per la seconda volta. Il giapponese decide perciò di osare una mossa disperata: l'Hurricane Magnum.
I due pugni si scontrano e i due guantoni si sfaldano: è parità. Il pugno sinistro di Apollon è inutilizzabile, ma anche il destro di Rindo; tuttavia, prima che i due incrocino gli altri guantoni l'arbitro sancisce il termine del quarto round. Rindo non è affatto spaventato all'idea di dover usare il sinistro, anzi... Ishimatsu l'ha a lungo allenato con quel braccio, seguendo l'antico motto della boxe che chi controlla il sinistro sa stare al mondo. E se nel destro di Apollon risiede il God Dimension, anche Rindo nel sinistro ha una carta da giocare.
La quinta ripresa è un confuso pestaggio che non porta a niente, soltanto all'indebolimento di Rindo e Apollon che arrivano fino ai limiti della propria resistenza fisica. E quando non ce la fanno più, entrambi hanno la stessa idea e così il Galactica Phantom si scontra con il God Dimension. E sia il greco che il giapponese vanno a terra nello stesso momento, in una pozza di sangue.