(pubblicato per la prima volta il 15-05-1984)
Gli uomini di Muma fuggono, e i guerrieri Fûma si lanciano al loro inseguimento. Fanno eccezione lo stesso Muma e Ryoma, desiderosi di misurarsi in un duello psichico che vede prevalere il Drago con un Occhio Solo fin dall'inizio. Ryoma ha nelle sue mani la vita di Muma, ma invece di ucciderlo preferisce sapere che cosa lo ha spinto a tradire il Clan e chi è stato a manovrarlo; in risposta, però, Muma si dà fuoco. Ma Ryoma non ha tempo di farsi domande, perché Kirikaze si presenta a lui come nemico e la nebbia del Fûma Mugenjin lo avvolge. Grazie ai suoi poteri Ryoma capovolge la situazione, chiedendo con insistenza al suo compagno di rivelargli il nome del cospiratore, e Kirikaze sul punto di parlare si trafigge con la sua stessa spada di legno. Kirikaze, in fin di vita, ritrova la sua coscienza e chiede perdono a Ryoma, cercando di soddisfare la sua richiesta. Appena prova a pronunciare il nome del nemico, però, un potente ordine mentale lo costringe a tranciarsi la lingua con un morso, provocandogli la morte per dissanguamento. Anche i nemici rincorsi e sconfitti da Kojiro e Shoryu si suicidano allo stesso modo, ma la verità viene ugualmente a galla. Morendo, Kirikaze ha scritto col sangue il nome del nemico, Shimon. Shimon che, nello stesso istante, uccide Ryuho di persona.
Ryoma percepisce il portentoso potere mentale di Shimon e finge di farsi uccidere a distanza per rintracciare e raggiungere il nemico. A quel punto inizia la lotta, difficile ed equilibrata, alla quale Ryoma partecipa senza risparmiarsi perché il suo solo scopo è sconfiggere l'avversario, anche mettendo in gioco la propria vita. Shimon, che invece non vuole proprio morire, cerca di battere in ritirata, ma Ryoma si lega a lui con un filamento psichico e insiste nel tallonarlo fino a sfidarlo in uno scontro frontale.
Kojiro e Shoryu hanno assistito a una parte del duello psichico, ma non alla sua conclusione, e così quando vedono arrivare Ryoma pensano che sia tutto finito. Il Drago con un Occhio Solo, invece, colpisce Kojiro a tradimento e attacca Shoryu, che comprendendo la situazione lo immobilizza senza ucciderlo con una delle sue Kagebane. Resta il fatto che, con Kojiro e Ryoma a terra e apparentemente morti, Shimon si fa avanti per uccidere anche Shoryu, l'ultimo dei suoi oppositori. Respinte tutte le piume che questi prova a lanciare contro di lui, Shimon riesce nel suo intento, rivelando al nemico morente il suo obiettivo: costituire un nuovo Clan dei Fûma sotto il suo dominio, allo scopo di estendere il territorio e ampliare la sfera di influenza e di potere del Clan.
Shimon si autoproclama nuovo leader del Clan, ma ha fatto male i suoi conti. Kojiro e Ryoma, infatti, una volta seppellito Shoryu e ricordati gli altri compagni caduti nei recenti conflitti che hanno insanguinato i Fûma, vanno a combattere la loro guerra contro il cospiratore, consci che i seguaci di Shimon sono vittime di ipnosi. Ryoma, in particolare, ha avuto modo di capire quanto sia pericoloso fissare Shimon negli occhi nel loro precedente scontro, e avvisa Kojiro sui pericoli che corre studiando un piano insieme a lui. Kojiro vuole battersi da solo e con la spada, da uomo a uomo, ma messo con le spalle al muro Shimon gli rivolge il suo sguardo ipnotico ordinandogli di uccidersi con l'asta della bandiera dei Fûma. Niente da fare, Kojiro non perde il suo controllo mentale e sconfigge l'avversario, al quale racconta di essere stato precedentemente ipnotizzato da Ryoma onde evitare ogni successiva forma di condizionamento. La guerra è terminata, i Fûma possono tornare a essere liberi come il vento.