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MEIKAI-HEN - EPISODIO 3

DENSETSU NO SAINT ORFEO ORFEO, IL SACRO GUERRIERO DELLA LEGGENDA IL CAVALIERE LEGGENDARIO

Regia: Tomoharu Katsumata
Direttore delle animazioni: ...
Animazioni: ...
Voci: ...

La fortunata marcia di Seiya e Shun si arresta bruscamente quando i due giungono alla Seconda Prigione, dove trovano insospettabili difficoltà. Due, infatti, sono i loro avversari: lo Specter Pharaoh di Sphinx e il cane tricipite Kerberos, che oltre a divorare le anime dei morti aggredisce anche i due Sacri Guerrieri su ordine del suo padrone. Chiuse le tre voraci bocche di Kerberos, Seiya e Shun forse si illudono di aver compiuto un grosso passo in avanti, ma sbagliano perché la situazione peggiora. Il temibile Balance of Curse, il colpo segreto che Pharaoh esegue suonando una particolare arpa, strapperebbe il cuore dal petto di Seiya se in favore del Sacro Guerriero di Pegasus non intervenisse un alleato, come accaduto alla Prima Prigione. Stavolta si tratta di Orfeo di Lyra, il leggendario Sacro Guerriero d'Argento scomparso pochi anni prima, quando la sua fama era addirittura tale da renderlo paragonabile ai Sacri Guerrieri d'Oro. Orfeo, tuttavia, ora ha giurato fedeltà ad Hades e in onore alla sua parola sconfigge i due invasori, sostituendosi a Pharaoh. Ma, contrariamente a quanto egli afferma, il suo Stringer Nocturne si limita a stordire Seiya e Shun, che si risvegliano dinanzi a un giardino fiorito che ha al suo centro una ragazza dal corpo pietrificato e dalla bellissima testa umana.

La ragazza, che si chiama Euridice, racconta ai due la triste storia d'amore tra lei e Orfeo, rivelando a Seiya e Shun che il suo amato ha promesso di restare nel Mondo dei Morti per ripagare un favore fattogli da Hades e per vegliare su di lei, rimasta pietrificata quando Orfeo, scambiando una forte luce per quella del sole, si era voltato a guardarla rompendo l'unico vincolo postogli da Hades perché l'amata potesse tornare in vita. Euridice vorrebbe che Orfeo tornasse sulla Terra per vivere come Sacro Guerriero, ma questi non sembra d'accordo. Tuttavia, quando nel cielo compare una luce simile a quella del sole, Orfeo capisce di essere stato ingannato e dà battaglia a Pharaoh. 

COMMENTO SUL SEDICESIMO EPISODIO

In chiaroscuro.

Il terzo episodio si può realmente definire un chiaroscuro sotto ogni aspetto, a partire dai colori. La prima parte, infatti, è molto buia e cupa, e dà un senso di morte, mentre la seconda oltre ad essere più colorata è più rilassante. Ma il discorso non si ferma qui, perché anche sulle scelte di grafica si potrebbero esprimere le stesse considerazioni. A bellissimi primi piani fanno da contraltare alcuni disegni in campo aperto non eccezionali, e le poche ma discrete animazioni si notano tanto quanto un uso discutibile di ricicli, soprattutto nella prima parte della puntata.

In ogni caso, anche stavolta le atmosfere e i colori rendono perfettamente l'idea data dal manga originale, e gli ambienti chiusi sono opprimenti quanto basta. Ottima la realizzazione di Kerberos e ottima, soprattutto, quella delle anime impalpabili, che quando vengono divorate sembrano quasi trasformarsi in polvere. Ma ancora di più, se Orfeo e Euridice assomigliano smaccatamente ai personaggi del manga (in particolare quest'ultima), Pharaoh se ne distacca grazie a disegni curatissimi del suo personaggio, forse il più espressivo di questi primi tre episodi, e a una splendida voce originale. Restano da commentare i tre flashback riguardanti Orfeo, quello che lo vede suonare per i Sacri Guerrieri d'Oro e quelli con Euridice. Il primo è stato molto apprezzato, ma discusso perché c'è qualche dubbio sull'età dei personaggi all'epoca della scena rappresentata. Dei due con Euridice, invece, trovo splendido quello nel Mondo dei Morti, con la fuga degli amanti dalla Giudecca, mentre quello sulla Terra non mi è sembrato di grande effetto; belle le immagini in dissolvenza, ma mi aspettavo qualcosa di più rispetto alle tre vignette del manga originale.

Si può dire, ad ogni modo, che i due flashback non cambino la sceneggiatura ma che altre variazioni ci sono. Prima di tutto, il cuore di Seiya non esce dal petto del Sacro Guerriero, e questa è una scelta vera e propria perché, nella puntata successiva, il cuore di Pharaoh squarcerà la corazza per depositarsi sulla sacra bilancia. In quest'ottica di buonismo, tra l'altro, suppongo sia normale che non venga mostrata la pietrificazione di Euridice. Gradevole anche l'aggiunta di Saori e Ikki che incitano Seiya e Shun, svenuti, a rialzarsi, e apprezzabile il fatto che aumentano le inquadrature originali rispetto alla versione cartacea. Siamo alle musiche, e qui sembra evidente che per rendere l'atmosfera di oppressione e sottomissione sia stata scelta come colonna sonora portante quella di Joshô Tenkai-hen, sempre più presente soprattutto nelle scene d'azione. Per il resto, il consueto uso di pezzi delle varie soundtrack (ben scelti, a mio avviso, con menzione speciale per Ai Suru Daichi no Tame Ni utilizzata per la pietrificazione di Euridice), e l'introduzione delle due melodie di Pharaoh e Orfeo, che sembrano realmente prodotte da un'arpa e una lira e che si adattano perfettamente al contesto.

Shin

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