(pubblicato per la prima volta il 15-03-1987)
Il Sacro Guerriero di Phoenix emana una forte sensazione di odio in quanto, come dice Shiryu di Dragon, è l'uomo tornato dall'inferno, e cioè Ikki, fratello di Shun. Shun riconosce il fratello, benché questi abbia il volto coperto da una maschera, ma non riesce a capacitarsi della malvagità di Phoenix, che non esita a colpirlo con forza. Eppure sei anni prima, ricorda Shun, Ikki era buono e gentile, e non aveva esitato a sostituire il fratello quando questi era stato destinato ad addestrarsi alla Death Queen Island, un luogo descritto come un inferno. Ikki colpisce nuovamente Shun e poi anche Jabu, intervenuto nella lotta, prima di dare battaglia persino a Nachi di Wolf, suo avversario designato nel tabellone della Guerra Galattica. La vittoria è facile per Phoenix, che atterra il suo avversario con un solo colpo con cui genera nella mente di Nachi un incubo spaventoso; il Sacro Guerriero di Bronzo vede infatti pugni enormi dilaniargli le carni e tagliargli braccia e gambe. Con l'arrivo di altri cinque cavalieri con l'armatura di Phoenix, di colore nero, si conclude lo scontro.
Ikki e i Black Phoenix lasciano il Colosseo, portando con sé l'armatura d'oro di Sagittarius, e vengono prontamente inseguiti da Hyoga, Shun, Shiryu e Seiya, esortati da Saori. I quattro Sacri Guerrieri raggiungono al porto di Tokyo i fuggiaschi e, sconfiggendo altrettanti Black Phoenix, recuperano quattro dei nove pezzi di cui è composta l'armatura d'oro, ossia le braccia e le gambe; dai nemici morenti, inoltre, vengono a sapere che Ikki, intende indossare l'armatura di Sagittarius per diventare il dominatore del mondo.
Saori obbliga i Sacri Guerrieri a recuperare i pezzi mancanti dell'armatura anche a costo della vita, mentre i quattro sono costretti a separarsi; Shiryu ritorna a Goro-Ho, il suo luogo d'addestramento, nel tentativo di riparare le armature di Pegasus e di Dragon, Hyoga scompare misteriosamente, e soltanto Seiya e Shun restano in contatto a Tokyo. Il Sacro Guerriero di Andromeda si reca nel bosco in cui anni prima si allenava con il fratello dando pugni ad un albero, ma sulla stessa pianta, oltre alle impronte delle proprie mani, trova incisa una Croce del Nord, simbolo della costellazione di Cygnus. Un cavaliere lo attacca con il Black Blizzard, colpo molto simile al Diamond Dust; poiché indossa l'armatura di Cygnus, anche se di colore nero, Shun riconosce in lui Hyoga. Ma quando le cose si stanno mettendo al peggio, proprio Hyoga accorre in aiuto di Shun, costringendo l'avversario immobilizzato alla gamba sinistra, Black Swan, alla sconfitta. Quando Hyoga sta per infliggere il colpo decisivo al suo nemico, tuttavia, interviene un cavaliere con una catena nera, e Black Swan può così fuggire, rimandando ad un momento successivo la conclusione della sfida. Insieme a Black Andromeda, Black Pegasus e Black Dragon, infine, egli si presenta al cospetto di Ikki, che affida ad ognuno dei quattro una parte dell'armatura d'oro ed il compito di recuperare le parti mancanti.
Shiryu scopre che il suo maestro sta benissimo, e che ha solo finto di star male per metterlo alla prova; sotto il consiglio dell'anziano saggio, egli raggiunge i monti del Jamir in cerca di Mu, l'unico riparatore di armature. Superati con difficoltà numerosi ostacoli, compreso il terribile Cimitero delle Armature, Dragon arriva alfine al Palazzo di Mu, dove Kiki, suo fratello apprendista, lo mette alla prova con trucchi di telecinesi. Shiryu apprende da Mu che le due armature che gli ha portato sono morte, e che per farle rivivere occorre che egli doni la propria vita. Il Sacro Guerriero di Dragon accetta la condizione, sperando che il suo sacrificio possa essere utile almeno a Seiya; senza le due corazze, infatti, entrambi sono destinati a morte certa. Pegasus, nel frattempo, vede in sogno la morte di Shiryu da una settimana, cioè da quando i Sacri Guerrieri Neri hanno lanciato la loro sfida ai Sacri Guerrieri di Bronzo; lo scontro avverrà nelle Dieci Grotte di Aokigahara, ai piedi del monte Fuji, un vero labirinto dal quale nessuno è mai uscito vivo. Proprio il giorno della sfida, prima che le battaglie comincino, lo spirito di Shiryu porta a Seiya la nuova armatura di Pegasus; aspettando Dragon, i tre Sacri Guerrieri sono pronti a combattere.