(pubblicato per la prima volta il 15-03-1991)
I tre Specter accettano la sfida di Shiryu e lo attaccano nello stesso istante, ma la risposta del Sacro Guerriero di Bronzo è più efficace; il Rozan Hyakuryû-ha appreso da Dohko durante lo scontro con Shion pone fine al conflitto ed il Sacro Guerriero di Dragon, spinto dal contraccolpo generatosi dagli attacchi dei guerrieri di Hades, si ritrova, tra le braccia di Hyoga, nella Dimensione Spazio-Temporale. Anche Shilfield compie un disperato tentativo per fermare i Sacri Guerrieri di Bronzo, ma come Minos viene ingoiato dalla super-dimensione. L'ultimo Sacro Guerriero di Bronzo ancora assente, Ikki, viene estratto dal ghiaccio del Cocito da Pandora, che lo avverte: arrivare all'Elisio per lui è impossibile, dal momento che l'armatura di Phoenix non è stata cosparsa col sangue di Athena; ma lei lo aiuterà, purché egli la vendichi per ciò che le è accaduto in passato.
Pandora racconta ad Ikki la propria infanzia in cui lei, bambina ricca e circondata d'affetto, risvegliò con le proprie mani lo spirito maligno. A quell'epoca (13 anni prima) Pandora viveva nel Castello di Heichstein e sua madre era in attesa di un secondo figlio, nato pochi giorni dopo l'inizio della tragedia. In un pomeriggio come tanti altri, la piccola Pandora entrò in un magazzino la cui porta, a detta di suo padre, era chiusa da 200 anni; ciononostante, essa si aprì immediatamente e la bambina, spinta dalla curiosità, la aprì e scorse all'interno del piccolo edificio una scatola sigillata. Il sigillo recava la scritta Athena. Pandora aprì anche la scatola, e da essa fuoriuscirono gli spiriti di Hypnos e Thanatos, due divinità che a loro volta adorano Hades (Hypnos è dio del Sonno, Thanatos il dio della Morte): i due le affidarono il compito di badare allo spirito di Hades, che sarebbe nato dal ventre di sua madre, fino a quando il Sovrano degli Inferi non fosse rinato a nuova vita. Da quel giorno, tutti al castello morirono senza una ragione apparente, e Pandora si ritrovò ad essere sola e ad aver perso la propria umanità. I sentimenti in lei si risvegliarono solo con l'arrivo dei Sacri Guerrieri di Bronzo, che le avevano ridonato la gioia di vivere; per questo motivo ha liberato Ikki. La ragazza dona al Sacro Guerriero un braccialetto con il quale egli potrà raggiungere l'Elisio e gli restituisce il Rosario del Buddha di Shaka, i cui 108 grani sono quasi tutti divenuti neri. Fatto ciò, Pandora comincia a sentirsi male prima di cadere al suolo priva di vita: Thanatos comanda sulla Morte, e non ha perdonato il suo tradimento. Ikki cerca di soccorrerla, ma si trova a combattere contro gli ultimi Specter sopravvissuti, che sconfigge con facilità; per Pandora, comunque, non c'è più nulla da fare ed il Sacro Guerriero, rassegnatosi, comincia il viaggio che lo porterà all'Elisio.
Seiya si risveglia in un luogo meraviglioso, in cui tutto è bellezza, pace e gioia: l'Elisio. Egli, lacero e sporco com'è, spaventa le giovani ancelle di Thanatos, che corrono immediatamente ad avvertire il loro signore della presenza di un estraneo. Il seguace di Hades si presenta così al cospetto di Seiya; i suoi occhi ed i suoi capelli sono color argento. Egli annuncia al Sacro Guerriero di Bronzo che Athena è morta, ma poco dopo viene smentito dal suo gemello Hypnos, dio dai capelli e dagli occhi color oro. La vita di Athena dipende da Hades che, nel suo tempio situato poco lontano, deve ancora prendere la decisione finale riguardo alla dea. Saori, nell'attesa, è stata addormentata e rinchiusa da Hypnos nella Giara Sacra dell'Elisio, un'anfora bianca che diventerà rossa dopo averle completamente assorbito il sangue. Mentre Hypnos si allontana, Seiya ingaggia battaglia con Thanatos, cui in principio sembra tenere testa. Nel frattempo al Santuario, sotto gli occhi preoccupati di Jabu, Marin, Shaina e gli altri Sacri Guerrieri, la Greatest Eclypse ha quasi completamente oscurato il sole. All'improvviso, però, Kiki giunge portando una buona notizia; la sorella di Seiya, Seika, è stata finalmente ritrovata.
Marin spiega ai presenti che Seika ha perduto la memoria da quando, 13 anni prima, cadde da una rupe per seguire Seiya. In tutto quel tempo la ragazza rimase a Rodorio, un piccolo villaggio vicino ad Atene, dove lavorò nel negozio del vecchio che le aveva salvato la vita. Marin confessa di averla ritrovata perché era convinta che Seika avesse seguito il fratello, l'unico legame affettivo che aveva, fino in Grecia. Contemporaneamente, nell'Elisio, Thanatos mette al tappeto Seiya che però, nei numerosi attacchi portati, gli procura una minuscola ferita. Il dio della Morte decide allora di punire severamente Seiya, facendolo soffrire oltre ogni limite; per questo motivo non lo uccide subito, ma promette di pensare a lui dopo avergli mostrato la morte di Seika. Il potere di Thanatos è forte al punto che sulla terra Seika comincia a sentirsi male, ma i colpi mortali di Thanatos vengono fermati appena in tempo da Kiki, Marin e Shaina. Tutti i Sacri Guerrieri del Santuario, a quel punto, circondano Seika, pronti a difenderla ad oltranza con la forza del proprio Cosmo.
La resistenza dei Sacri Guerrieri di Bronzo del Santuario non dura molto sotto gli attacchi di Thanatos, che si appresta a sferrare il colpo decisivo ad ambedue i fratelli. Prima che la sua mano cada sull'esausto Seiya, tuttavia, giunge Shun, che con la catena blocca il braccio del dio della Morte. Dopo il Sacro Guerriero di Andromeda anche Shiryu, Hyoga ed Ikki si battono contro Thanatos, ma l'unico ad ottenere un minimo risultato è il Sacro Guerriero di Phoenix, che spezza la maschera al suo avversario ed è da questi colpito duramente. I suoi quattro compagni, comunque, sono pronti a rialzarsi ed a riprendere la lotta, che però li vede immancabilmente sconfitti; soltanto l'aiuto delle armature d'oro potrebbe dare loro qualche speranza di successo. Le corazze dorate sentono la gravità della situazione e cominciano ad emettere un forte sibilo simile ad un lamento, in quanto è loro impossibile attraversare la super-dimensione. Un grande Cosmo, però, le aiuta a giungere all'Elisio: è lo spirito di Poseidon, l'Imperatore dei Mari.