KYOSEI NO NAMIDA! HILDA NO TAME NI SHISU | LE LACRIME DELLA STELLA GIGANTE! E' MORTO IN NOME DI HILDA | I SETTE ZAFFIRI |
Prima trasmissione: 14 maggio 1988
Regia: Katsumi Minokuchi
Direttore delle animazioni: Masahiro Naoi
Sceneggiatura: Yoshiyuki Suga
Storyboard: Katsumi Minokuchi
Animazioni: Osamu Ishikawa, Tadahito Ochiai
Thor si scaglia contro Seiya, e con un colpo di grande potenza lo scaraventa nel vuoto, ma quando sembra che per il Sacro Guerriero di Bronzo sia la fine, ecco giungere Shiryu di Dragon a salvarlo. Arrivato ad Asgard il prima possibile, Shiryu racconta all'amico che evitare i Guerrieri Divini per affrettare i tempi non sarà sufficiente, in quanto la sola arma in grado di spezzare l'Anello del Nibelungo è la Sacra Spada del dio Odin, la leggendaria Balmung. Per ottenere Balmung, tuttavia, è necessario evocare Odin con i sette zaffiri contenuti nelle armature del Nord, e la sconfitta dei Guerrieri Divini diventa quindi prioritaria. Seiya, pur non essendosi ancora ripreso, decide di proseguire la battaglia e prega Shiryu di proseguire con Hyoga e Shun. Mentre i suoi compagni cercano di coprire la distanza che li separa dal palazzo, però, Seiya cade nuovamente vittima degli attacchi di Thor, e solo grazie all'aiuto del Cosmo di Saori riesce ancora a rialzarsi. La dea, ancora fresca di forze, dona al suo protetto l'energia necessaria per affrontare Thor ad armi pari, e a quel punto al guerriero di Odin sorge un dubbio. Il Cosmo puro di Athena, infatti, è molto simile a quello che Hilda aveva fino a poco tempo prima, quando aveva curato le sue ferite e lo aveva invitato a trasferirsi al Palazzo del Walhalla, dove egli avrebbe trovato il cibo che la foresta non poteva fornirgli. Seiya prega Thor di consegnargli lo zaffiro per salvare Hilda, prigioniera di una volontà aliena ma, per adempiere ai propri doveri di difensore, il Guerriero Divino continua la sua lotta, pur scosso da dubbi e incertezze. La vittoria, alla fine, è del Sacro Guerriero di Athena con Thor che, in punto di morte, riconosce la bontà di Athena e la malvagità della sua regina. La prima delle sette ambite pietre è ora stata conquistata.