KAGAYAKE YÛJÔ NO HOSHI YO! EIEN NO SHÔNEN DENSETSU | BRILLA, STELLA DELL'AMICIZIA! L'ETERNA LEGGENDA DELLA GIOVINEZZA | IL TRIONFO DELLA GIUSTIZIA |
Regia: Kazuhito Kikuchi
Direttore delle animazioni: ...
Sceneggiatura: Yoshiyuki Suga
Voci: ...
Hyoga, Shiryu e Seiya, concentrando i loro poteri in un unico colpo, atterrano Poseidon, procurandosi il tempo necessario per tentare di abbattere il Sostegno Principale, ma nessuna delle sei armi di Libra (nemmeno tre usate contemporaneamente) fa effetto, e l'Imperatore dei Mari, rialzatosi, si pone di nuovo come ostacolo. Kanon, nel frattempo, è infuriato con i Sacri Guerrieri di Bronzo per ciò che hanno fatto, visto che il risveglio di Poseidon significa la sua fine, qualunque tra i due dei otterrà la vittoria. La sua ira la sfoga su Ikki, al quale tra l'altro confida che l'Anfora di Athena, l'unico oggetto che possa nuovamente imprigionare Poseidon, si trova dentro il Sostegno Principale, e che quindi per Saori non c'è più speranza. Prima che il Generale dei Mari riesca ad uccidere il Sacro Guerriero di Phoenix, ridotto ai minimi termini, interviene ancora una volta Sorrento, che comincia a suonare una melodia che arriva fino al cervello di Kanon, sua vittima designata. Il Generale, alla fine, risparmia comunque il suo compagno traditore, mentre Ikki corre in aiuto degli amici in difficoltà, appena in tempo per arrestare l'azione offensiva di Poseidon.
Con l'Imperatore dei Mari momentaneamente bloccato, Shiryu, Hyoga e Seiya possono effettuare un ultimo, disperato tentativo. Sulla scia dell'Aurora Execution e del Rozan Shoryû-ha, Seiya si lancia contro il Sostegno Principale e riesce a penetrare al suo interno. Poseidon, nel frattempo, si sbarazza degli altri quattro Sacri Guerrieri, ma Seiya è ormai lontano e fuori dalla sua portata. L'Imperatore dei Mari è così costretto ad assistere al miracolo, ovvero alla distruzione di un artefatto divino da parte di un semplice uomo. La colonna principale del Regno dei Mari crolla, e Athena ne esce con il vaso sacro tra le mani. Protetta nella battaglia finale contro Poseidon dal Cosmo dei suoi cinque Sacri Guerrieri, la dea della Guerra riesce a difendersi, e alla fine imprigiona nuovamente lo spirito del suo avversario nell'anfora, sulla quale appone il proprio sigillo. Mentre il Tempio Sottomarino crolla, Athena conduce i propri paladini verso la superficie, ove l'acqua che si era accumulata per le grandi piogge ha già cominciato a defluire. A restituire uno svenuto Julian Solo alla terraferma, invece, è Tetis di Mermaid, che fa poi ritorno negli abissi.