(dall'episodio precedente)
La camera va sui Sacri Guerrieri, due in piedi e due che tentano di rialzarsi. Tutti e quattro bruciano il loro Cosmo, tutti e quattro sono furenti e dannatamente seri. Poi la camera allarga in campo aperto, mostrando di profilo Bertran da un lato e i suoi avversari dall'altro.
Orion corre con la piccola Athena in braccio, avvolta in un lenzuolo. La bambina dorme. A destra di Orion c'è Michel, anche lui di corsa, mentre a sinistra c'è Cuma che ansima ma regge il passo.
ORION (primo piano. Pensa) - Dobbiamo mettere più strada possibile tra noi e i nostri inseguitori prima di fermarci a riposare... (si guarda intorno) Michel... Cuma... Athena... e voi, Sacri Guerrieri... cercate di resistere!
BERTRAN (serio) - Avrebbero dovuto mandare dei Sacri Guerrieri d'Oro sul campo di battaglia, mi fate quasi pena...
Il Berserker si dispone in una posa da battaglia, finalmente concentrato e dignitoso come un vero guerriero, e brucia il suo Cosmo al massimo elevandosi da solo sopra i quattro avversari. I Sacri Guerrieri si mettono sulla difensiva: Serge è sul lato sinistro; alla sua destra c'è Artur, poi Izar e infine Sheliak. La camera allarga un'ultima volta, mostrando l'insieme delle quattro costellazioni da un lato e il teschio con la bara dall'altro.
BERTRAN - Per secoli ho atteso il momento di usare questa tecnica, e ora finalmente posso divertirmi come si deve... Sirventes!!
Basta un unico soffio di Bertran dentro il corno e le persone non-morte si rimettono in piedi. Dietro di loro, come fossero la seconda fila di un esercito, sbucano dal sottosuolo altri guerrieri in armatura e semplici civili morti in quantità spaventose. E' come se tutto il cimitero si fosse svegliato e fosse al servizio del Berserker.
LUDWIG (pensa, concitato) - Presto! Più presto!
FLASHBACK
Mentre Bertran parla scorrono immagini della sua vita. Inizialmente è un bambino, circondato dalla madre e dai suoi due fratelli minori Costantino e Itier. Stanno giocando tutti insieme.
VOCE DI BERTRAN - Mio padre non amava nessuno, né sua moglie né tantomeno i suoi figli... noi eravamo solo il simbolo del suo potere che credeva sarebbe durato in eterno... (allegro) Ma poi morì!
Bertran ora è un uomo, ha lo stesso aspetto di quando è rinato come Berserker e a sua volta ha moglie e due figli. I tre sono distanti da lui, che sembra non curarsi minimamente di loro.
VOCE DI BERTRAN -Ma lo capisco, perché anch'io sono stato come lui... mi interessavano solo le guerre, il potere e la poesia, non certo l'amore o la famiglia! E fu Costantino ad accendere la fiamma che arde ancora in me...
Bertran è in piedi nel corridoio di un castello. E' sera, e il corridoio è illuminato dalle candele. Davanti a lui c'è un uomo più giovane, che gli somiglia vagamente e ha l'aria decisa ma allo stesso tempo intimorita.
BERTRAN (puntando il dito) - Fratello, non provare mai più a opporti al mio volere! Ricordati che sono io il signore qui, io soltanto!
COSTANTINO (a voce alta) - E tu ricordati che non puoi regnare come ti pare e piace, nella dissolutezza e nel sangue! Non è questo che ci ha insegnato nostro padre, Bertran!
Bertran avanza verso di lui, gli occhi iniettati di sangue e un sorriso sbilenco sulla bocca. Gli si avvicina a pochi centimetri e lo guarda -seppur di poco- dall'alto in basso.
BERTRAN (con voce sottile) - E invece ci ha insegnato proprio questo, Costantino, ma forse non hai imparato bene...
Bertran mette una mano intorno al collo del fratello minore ma non serra la presa. Lo guarda ebbro di divertimento e di piacere.
BERTRAN (ancora sottile) - Questa sarà la tua vita, Costantino... sempre nelle mie mani, sempre pronta per essere recisa per il mio capriccio!
La camera inquadra Itier, biondo e acerbo, nascosto dietro un muro. Sta guardando e ascoltando tutto e sembra in collera. Poi la scena si chiude e la camera mostra immagini di guerre e di combattimenti, di Bertran e Costantino in armatura circondati dai loro soldati.
VOCE DI BERTRAN - Costantino è stato il mio migliore avversario... mai domo, mai rassegnato ad essere al mio servizio e alla mia mercé! Quando è morto la mia vita non è stata più la stessa, finché Itier non mi ha assassinato...
FINE FLASHBACK
BERTRAN - Me ne sono andato con il sorriso sulle labbra quando ho capito che Itier non era uno smidollato, poco importa che fosse un vigliacco!
SHELIAK - Sei morto? (atterrito) Ma allora questo significa che...
BERTRAN - Che il Sire Hades mi ha riportato in vita, naturalmente, per mettermi al servizio di un suo potente alleato! Ed ora preparatevi a morire! (cantanto) Ed altresì mi piace quando vedo che il signore è il primo all'assalto, armato, senza tema!
PAUSA MEZZO EPISODIO
I Sirventes attaccano, e sono un esercito grande e imponente. Sui Sacri Guerrieri cade una pioggia di pietre lanciate dalla prima linea. I Sacri Guerrieri si destreggiano per evitarle, inquadrati uno ad uno.
SERGE (concentrato) - Attenti!
I Sirventes della seconda linea, lanciando urla inumane, superano i loro compagni e attaccano. Dall'alto vediamo l'esercito muoversi in massa e Bertran muoversi in mezzo a loro.
BERTRAN (cantando) - Che ai suoi infonde aride, così, con gagliardo valore!
Artur sta affrontando l'orda che si fa avanti quando all'improvviso Bertran si para davanti a lui e lo colpisce con un pugno alla bocca dello stomaco, facendolo volare in aria.
IZAR (grida, voltandosi) - Artur!
SHELIAK (guardando avanti) - Sa badare a se stesso, Izar... pensa ai tuoi avversari! Third Room! Concatenatio!!
Stavolta Sheliak pizzica le corde e l'onda crea una sorta di cappio che stritola un gruppo di oppositori.
BERTRAN (canta gridando) - E poi ch'è ingaggiata la mischia ciascuno dev'essere pronto volenteroso a seguirlo!
SHELIAK (pensa, teso) - Dannazione, sono troppi!
IZAR - Quadrantis Deluge!!
La pioggia di stelle si abbatte su una porzione al centro dello schieramento avversario ma non su Bertran che, con qualche affanno, la evita. Le forze che ha messo in campo hanno subito danni ma ancora non rilevanti in rapporto al numero di guerrieri. Che lacerano, attaccano, tentano di mordere i Sacri Guerrieri.
SERGE - Diadem Flash!!
Ancora una volta il colpo di Serge va a segno, ma ha il limite di essere rettilineo e di eliminare solo chi gli sta di fronte. Gli altri attaccanti lo sommergono e lo abbattono a terra, coprendolo. Vediamo ancora per un attimo il volto sofferente di Serge prima che venga coperto dai guerrieri. Artur, poco lontano, si è rimesso in piedi e perde sangue dal lato sinistro della bocca.
ARTUR - Double Knot!!
Artur scaglia il suo colpo non solo unendo i pugni ma anche intrecciando le braccia. L'energia che ne scaturisce è una specie di corrente d'aria che colpisce i nemici torcendone il corpo e stritolandoli. Non appena i nemici cadono, però, altri li sostituiscono senza sosta.
IZAR (a mezza voce, in primo piano) - Così non ce la faremo mai...
SHELIAK - Dobbiamo restare uniti!
La camera riallarga e mostra l'avanzata dei nemici, con Bertran che li incita ad avanzare ed avanza a sua volta. Serge sembra essersi liberato per un attimo, e i Sacri Guerrieri cercano di avvicinarsi l'un l'altro per limitare il raggio d'azione dei nemici. Tutti e quattro sono pieni di graffi e di ferite; Serge e Sheliak stanno decisamente peggio, Artur e soprattutto Izar sono i più sani.
BERTRAN - Ché niuno è avuto in pregio se non ha molti colpi preso o dato!
Bertran scatta e poi salta verso l'alto, calando sopra i Sacri Guerrieri e muovendosi con un'agilità fuori dal comune. Colpisce tutti e quattro uno dopo l'altro, mandando a vuoto i loro colpi e atterrando oltre ad essi. I suoi Sirventes gli sono dietro ma si fermano davanti a Sheliak, in piedi e con un Cosmo molto minaccioso. Ha le braccia larghe, gli occhi chiusi e la sua cetra è distrutta insieme a tutta la parte destra dell'armatura dal coprispalla al polso. Izar lo guarda con occhi sbarrati, dietro di lui e appoggiato a terra su un ginocchio.
IZAR (preoccupato) - Sheliak, che cosa vuoi fare?
SHELIAK (pensa, tranquillo) - Credo che tu lo abbia capito, amico mio...
La camera è su Serge, che sputa sangue e geme. La parte dell'armatura tra pettorale e cinturone è a pezzi, compreso il diadema. Sembra arrivato alla fine. Dà le spalle a Sheliak e Izar ed è rivolto verso Bertran. Artur è un passo dietro di lui, e Serge volta il capo per guardarlo. Piange.
SERGE (singhiozzando) - Proteggete Athena al posto nostro...
Serge avanza urlando, e il suo corpo viene avvolto da un'aura arancione che lo ingloba. Sembra quasi essere diventato egli stesso una massa di luce con forma umana.
SHELIAK - Fifth Room! Congedo!!
Dall'alto vediamo due poderose esplosioni di luce, una bianca e una arancione, e in mezzo a loro Artur e Izar che vengono investiti dalle due luci. Si parano il volto, poi tutto quanto è solo luce.
LUDWIG (pensa) - Oh, Athena...
CUMA (piange, serrando il pugno) - Se solo... se solo fossi stato più forte!
MICHEL (piange) - Avrei dovuto aiutarli...
La piccola Athena emette una piccola aura di energia. Piange anche lei, in silenzio, ma l'energia si diffonde a Orion che di colpo sembra riprendersi e rasserenarsi. Poi il suo volto si indurisce.
ORION (freddo) - Non possiamo fermarci, lo sapete bene... (pausa) Sapevano che cosa li attendeva e non hanno esitato, si sono comportati da veri Sacri Guerrieri e non possiamo rendere vano il loro sacrificio!
BERTRAN - Notevole, davvero notevole per dei Sacri Guerrieri d'Argento e di Bronzo... (pausa. Ora sorride crudele) Non mi divertivo così tanto dall'epoca delle guerre con mio fratello! Hahahahahaha!!
La risata di Bertran si eleva, poi il Berserker si ferma. Sta ancora sghignazzando, finché non si ferma del tutto per concentrarsi.
BERTRAN - Athena non è che una bambina, non ho bisogno di quello stupido vecchio per trovarla... riesco a sentire da solo il suo Cosmo, non ha fatto molta strada!
Inizia a correre di gran carriera, pulendosi il sangue dalla bocca. Il sangue cade sulla sua Ancilia e sembra venirne inghiottito, come se l'armatura se ne nutrisse. La luce è più incerta ora.
BERTRAN (pensa, eccitato) - Ti raggiungerò, e molto presto!
LUDWIG (sollevato) - Non sento più il suo Cosmo... Athena è salva!
Vediamo una luce dorata brillare intensamente, poco lontano. E' il Cosmo di Athena, e Ludwig viene investito da un bagliore che ne solleva il respiro. Era affannato, ora torna sereno e in forze. Poi la luce si spegne di colpo, come era venuta, e tutto piomba nell'oscurità.