(dall'episodio precedente)
Il cimitero è del tutto cambiato ed è quasi irriconoscibile. La camera inizia a inquadrarlo dal lato della chiesa, ora diroccata, poi si sposta sulla piana. Non c'è traccia dei Sirventes, polverizzati dall'energia di Sheliak, mentre il Sacro Guerriero giace a terra. Ha i capelli bianchi e il volto esangue; gli occhi sono sempre chiusi, non c'è traccia di vita in lui. Dietro a Sheliak non ci sono più né Artur né Izar, ma soltanto Serge steso sulla pancia con un foro da parte a parte all'altezza del cuore. Bertran è in piedi davanti a lui, ansima e sembra uno che ha visto la morte in faccia. Notiamo che la luce ora è quella del tramonto.
BERTRAN - Notevole, davvero notevole per dei Sacri Guerrieri d'Argento e di Bronzo... (pausa. Ora sorride crudele) Non mi divertivo così tanto dall'epoca delle guerre con mio fratello! Hahahahahaha!!
La risata di Bertran si eleva, poi il Berserker si ferma. Sta ancora sghignazzando, finché non si ferma del tutto per concentrarsi.
BERTRAN - Athena non è che una bambina, non ho bisogno di quello stupido vecchio per trovarla... riesco a sentire da solo il suo Cosmo, non ha fatto molta strada!
Inizia a correre di gran carriera, pulendosi il sangue dalla bocca. Il sangue cade sulla sua Ancilia e sembra venirne inghiottito, come se l'armatura se ne nutrisse. La luce è più incerta ora.
BERTRAN (pensa, eccitato) - Ti raggiungerò, e molto presto!
Cuma, Orion e Michel fanno del loro meglio, ma non sono veloci. Athena li sorregge con il suo Cosmo, dando loro più energie. La camera si sposta dietro di loro, e Bertran continua a recuperare terreno. E' sempre più esaltato. Ora è quasi notte. D'un tratto il sentiero si apre sotto i suoi piedi e una voragine lo inghiotte. Lo sentiamo urlare più per la sorpresa che per altre emozioni e vediamo il suo corpo scomparire nell'oscurità. Davanti alla voragine ora c'è Ludwig, uscito allo scoperto come se avesse lanciato il suo colpo in corsa, da lontano, e fosse arrivato solo ora sulla strada. Guarda il risultato della sua opera e sembra più tranquillo.
LUDWIG (sollevato) - Non sento più il suo Cosmo... Athena è salva!
Vediamo una luce dorata brillare intensamente, poco lontano. E' il Cosmo di Athena, e Ludwig viene investito da un bagliore che ne solleva il respiro. Era affannato, ora torna sereno e in forze. Poi la luce si spegne di colpo, come era venuta, e tutto piomba nell'oscurità.
BERTRAN (pensa, osservando i dannati) - Un momento... se fossi morto mi troverei di nuovo in mezzo a loro, ciò significa che...
TIRESIA (accigliato) - Grazie a me hai avuto salva la vita, proprio così...
Bertran si volta e vede che dietro a lui c'è Tiresia. Il Berserker ha un'aria sospettosa e sembra voler replicare, ma non dice nulla.
TIRESIA (con rimprovero) - Bravo, non sprecare il fiato con domande sciocche... (piccola pausa) Risparmialo per quando sarai al cospetto di Ares e gli racconterai del tuo fallimento...
BERTRAN (adirato) - Hai forse fatto di meglio, vecchio? Ho sconfitto i Sacri Guerrieri, tutti quanti, e se non fosse stato per...
Bertran si ferma e abbassa il pugno. Si sta chiedendo chi o cosa lo abbia messo fuori gioco, ma il suo volto non è quello di chi ha trovato delle risposte. Tiresia lo fissa in volto, stavolta solo concentrato.
TIRESIA (a bassa voce) - Prova a ricordare, Bertran... prova a ricordare ogni minimo dettaglio, perché potrebbe decidere questa Guerra Sacra!
Bertran è sorpreso, e guarda Tiresia con occhi spalancati. Alza il braccio e punta il dito verso di lui.
BERTRAN (esita) - Dunque non lo sai nemmeno tu? (pausa, ora sta ragionando ad alta voce) Tu avevi previsto la mia vittoria, ma qualcosa ha cambiato le carte in tavola!
C'è un momento di silenzio, e la camera allarga mostrandoci i due compagni d'armi. Tiresia riflette ancora, e quando guarda Bertran sembra farlo a malincuore.
TIRESIA (amaro) - E c'è di più... (pausa) Il Cosmo di Athena è scomparso!
C'è un fuoco acceso, e stavolta Cuma è ben sveglio e aggiunge un legnetto. Sulla fiamma ardono i resti di un coniglio. Insieme a Cuma c'è Orion, sveglio anche lui, mentre Michel e Athena dormono profondamente.
CUMA (pensieroso) - Va avanti così da due giorni, comincio a preoccuparmi...
ORION (sereno) - Non dovresti, in quel momento... (vediamo in flashback la piccola Athena mentre, in braccio ad Orion, emette una quantità incredibile di luce ed energia) In quel momento Athena ha consumato completamente il suo Cosmo per restituirci le energie, e ha solo un anno; è del tutto normale che ora sia esausta...
CUMA - Veramente io mi riferivo a Michel... (aggiunge un altro legnetto) Dalla morte dei nostri compagni non ha più pronunciato una sola parola e mangia pochissimo...
ORION - Non sembra, ma è comunque un bambino... (guarda verso il cielo) Purtroppo altri compagni cadranno, forse noi stessi, ma presto Michel supererà le sue paure e nessuno più sarà alla sua altezza, nemmeno noi... (guarda Cuma) La sua sensibilità e la sua forza d'animo sono quelle di un Sacro Guerriero, e pensare che non ha ricevuto un solo giorno di addestramento!
La camera chiude.
PAUSA MEZZO EPISODIO
Vediamo due palpebre schiudersi lentamente e provare ad abituarsi alla luce del giorno. Siamo in un prato fiorito che si perde a vista d'occhio e sembra quasi essere il giardino dell'Elisio. La camera si sposta leggermente e allarga, mostrandoci il volto per intero. E' quello di Artur. Si mette in piedi, barcollando. Sembra intontito. La sua spalla destra ha un'abbondante fasciatura, mentre non c'è più traccia del coprispalla e della parte destra del pettorale. I bracciali sono entrambi in frantumi. Tiene il braccio destro abbandonato lungo il corpo.
ARTUR (grida) - Izar! Izar, sei qui?
IZAR (allegro) - Dietro di te, amico mio...
Artur si volta, e Izar in effetti è dietro di lui anche se distante. Dietro Izar ci sono alberi, l'inizio di un bosco.
ARTUR (dubbioso) - Siamo... siamo morti?
IZAR (scuotendo il capo) - No, ed è solo grazie a te...
FLASHBACK
Sheliak e Serge diventano due globi di energia. Izar fa per avvicinarsi a Sheliak, che è dalla sua parte, ma Artur lo trattiene afferrando il braccio destro di Izar con il suo sinistro.
IZAR (sconvolto) - Che cosa fai, Artur? Dobbiamo salvarlo!
ARTUR (deciso, anche se sta piangendo) - E' troppo tardi, Izar, ormai sta diventando una supernova...
Artur brucia il suo Cosmo e serra il pugno destro, portando il braccio indietro per caricare il colpo. Vediamo che i bracciali dell'armatura sono già in pezzi, non il coprispalla e il pettorale.
IZAR (preoccupato) - Che hai intenzione di fare?
ARTUR - Guardian Knot!!
Artur rivolge il destro contro se stesso, colpendosi la spalla e frantumando l'armatura. La corrente ventosa generata dalla sua tecnica, però, trascina via sia lui che Izar, che dall'alto vedono i loro compagni spegnersi in un attimo. Il turbine li conduce in alto, verso il sole morente, e poi li precipita sul prato dove Artur ha ripreso i sensi, e sul quale ricadono con una discesa attutita atterrando dolcemente.
FINE FLASHBACK
IZAR (mogio) - E' stato tre giorni fa, e da allora non ho più percepito il Cosmo di Athena né quello dei nostri avversari, e naturalmente...
ARTUR (asciutto) - Nemmeno quello dei nostri compagni...
Izar annuisce, guardando gli steli d'erba muoversi al vento. Il Sacro Guerriero è ferito alle gambe, ha due tagli all'altezza dei quadricipiti e le ginocchiere distrutte. Per il resto è tutto sommato in buona forma. Chiude gli occhi e mormora qualcosa appena udibile.
IZAR - Eppure provo un senso di protezione quasi familiare, come se una mano amica si stendesse su di noi sussurrandoci parole di incoraggiamento...