INDICE DEL GAIDEN PART 1

EPISODIO 6 - EPISODIO 8

SAINT SEIYA SHÔGUN-HEN
GAIDEN PART 1 - SENSÔ TO SHI
EPISODIO 7

ORACOLI E INCERTEZZE

(dall'episodio precedente)

FEBBRAIO 1510
FRANCIA, ALYSCAMPS

Il cimitero è del tutto cambiato ed è quasi irriconoscibile. La camera inizia a inquadrarlo dal lato della chiesa, ora diroccata, poi si sposta sulla piana. Non c'è traccia dei Sirventes, polverizzati dall'energia di Sheliak, mentre il Sacro Guerriero giace a terra. Ha i capelli bianchi e il volto esangue; gli occhi sono sempre chiusi, non c'è traccia di vita in lui. Dietro a Sheliak non ci sono più né Artur né Izar, ma soltanto Serge steso sulla pancia con un foro da parte a parte all'altezza del cuore. Bertran è in piedi davanti a lui, ansima e sembra uno che ha visto la morte in faccia. Notiamo che la luce ora è quella del tramonto.

BERTRAN - Notevole, davvero notevole per dei Sacri Guerrieri d'Argento e di Bronzo... (pausa. Ora sorride crudele) Non mi divertivo così tanto dall'epoca delle guerre con mio fratello! Hahahahahaha!!

La risata di Bertran si eleva, poi il Berserker si ferma. Sta ancora sghignazzando, finché non si ferma del tutto per concentrarsi.

BERTRAN - Athena non è che una bambina, non ho bisogno di quello stupido vecchio per trovarla... riesco a sentire da solo il suo Cosmo, non ha fatto molta strada!

Inizia a correre di gran carriera, pulendosi il sangue dalla bocca. Il sangue cade sulla sua Ancilia e sembra venirne inghiottito, come se l'armatura se ne nutrisse. La luce è più incerta ora.

BERTRAN (pensa, eccitato) - Ti raggiungerò, e molto presto!

FRANCIA, SULLA STRADA PER AVIGNONE

Cuma, Orion e Michel fanno del loro meglio, ma non sono veloci. Athena li sorregge con il suo Cosmo, dando loro più energie. La camera si sposta dietro di loro, e Bertran continua a recuperare terreno. E' sempre più esaltato. Ora è quasi notte. D'un tratto il sentiero si apre sotto i suoi piedi e una voragine lo inghiotte. Lo sentiamo urlare più per la sorpresa che per altre emozioni e vediamo il suo corpo scomparire nell'oscurità. Davanti alla voragine ora c'è Ludwig, uscito allo scoperto come se avesse lanciato il suo colpo in corsa, da lontano, e fosse arrivato solo ora sulla strada. Guarda il risultato della sua opera e sembra più tranquillo.

LUDWIG (sollevato) - Non sento più il suo Cosmo... Athena è salva!

Vediamo una luce dorata brillare intensamente, poco lontano. E' il Cosmo di Athena, e Ludwig viene investito da un bagliore che ne solleva il respiro. Era affannato, ora torna sereno e in forze. Poi la luce si spegne di colpo, come era venuta, e tutto piomba nell'oscurità.

MONDO DEI MORTI

Vediamo Bertran cadere nel baratro, e stavolta seguiamo la sua caduta nelle viscere della terra. Per un po' lo vediamo cadere urlando, piano piano la camera gli gira intorno e alla fine Bertran cade sul terreno scavando una piccola buca. Il danno è minimo, tanto che il Berserker più che essere dolorante appare sorpreso. Si guarda intorno e quindi si rialza in piedi, sorpreso e infine arrabbiato.

BERTRAN (furioso) - Non è possibile! Sarei dunque morto di nuovo?

Ora vediamo anche noi il paesaggio. Siamo nel Mondo dei Morti, e Bertran è caduto vicino alla Nona Bolgia, nell'Ottavo Cerchio. E' il luogo in cui scontava la propria condanna.

BERTRAN (pensa, osservando i dannati) - Un momento... se fossi morto mi troverei di nuovo in mezzo a loro, ciò significa che...
TIRESIA (accigliato) - Grazie a me hai avuto salva la vita, proprio così...

Bertran si volta e vede che dietro a lui c'è Tiresia. Il Berserker ha un'aria sospettosa e sembra voler replicare, ma non dice nulla.

TIRESIA (con rimprovero) - Bravo, non sprecare il fiato con domande sciocche... (piccola pausa) Risparmialo per quando sarai al cospetto di Ares e gli racconterai del tuo fallimento...
BERTRAN (adirato) - Hai forse fatto di meglio, vecchio? Ho sconfitto i Sacri Guerrieri, tutti quanti, e se non fosse stato per...

Bertran si ferma e abbassa il pugno. Si sta chiedendo chi o cosa lo abbia messo fuori gioco, ma il suo volto non è quello di chi ha trovato delle risposte. Tiresia lo fissa in volto, stavolta solo concentrato.

TIRESIA (a bassa voce) - Prova a ricordare, Bertran... prova a ricordare ogni minimo dettaglio, perché potrebbe decidere questa Guerra Sacra!

Bertran è sorpreso, e guarda Tiresia con occhi spalancati. Alza il braccio e punta il dito verso di lui.

BERTRAN (esita) - Dunque non lo sai nemmeno tu? (pausa, ora sta ragionando ad alta voce) Tu avevi previsto la mia vittoria, ma qualcosa ha cambiato le carte in tavola!

C'è un momento di silenzio, e la camera allarga mostrandoci i due compagni d'armi. Tiresia riflette ancora, e quando guarda Bertran sembra farlo a malincuore.

TIRESIA (amaro) - E c'è di più... (pausa) Il Cosmo di Athena è scomparso!

BLUE GRADO, SIBERIA

Siamo all'interno di una biblioteca gigantesca che si erge in altezza come fosse la cupola di una chiesa. Un uomo avanti con l'età è al centro della sala con un grosso tomo aperto tra le mani. Alza la testa verso il soffitto, che vediamo essere una riproduzione del cielo stellato con le 88 costellazioni.

DEREVO (pensa) - E' accaduto qualcosa, ma cosa? Difficile dirlo... (primo piano. Ora è accigliato) - E difficile capire cosa accadrà da qui in avanti...

ISOLA DI PASQUA, OCEANO PACIFICO

Nella penombra vediamo la figura di un vecchio, di profilo. Una finestra è appena socchiusa e lascia passare una lama di luce solare molto intensa. La camera stringe sul profilo del volto del vecchio, che sorride.

SHERATAN (pensa) - Verrai qui o sarò io a venire da te?

EUROPA CENTRALE, NOTTE

C'è un fuoco acceso, e stavolta Cuma è ben sveglio e aggiunge un legnetto. Sulla fiamma ardono i resti di un coniglio. Insieme a Cuma c'è Orion, sveglio anche lui, mentre Michel e Athena dormono profondamente.

CUMA (pensieroso) - Va avanti così da due giorni, comincio a preoccuparmi...
ORION (sereno) - Non dovresti, in quel momento... (vediamo in flashback la piccola Athena mentre, in braccio ad Orion, emette una quantità incredibile di luce ed energia) In quel momento Athena ha consumato completamente il suo Cosmo per restituirci le energie, e ha solo un anno; è del tutto normale che ora sia esausta...
CUMA - Veramente io mi riferivo a Michel... (aggiunge un altro legnetto) Dalla morte dei nostri compagni non ha più pronunciato una sola parola e mangia pochissimo...
ORION - Non sembra, ma è comunque un bambino... (guarda verso il cielo) Purtroppo altri compagni cadranno, forse noi stessi, ma presto Michel supererà le sue paure e nessuno più sarà alla sua altezza, nemmeno noi... (guarda Cuma) La sua sensibilità e la sua forza d'animo sono quelle di un Sacro Guerriero, e pensare che non ha ricevuto un solo giorno di addestramento!

La camera chiude.

PAUSA MEZZO EPISODIO

FRANCIA. LUOGO SCONOSCIUTO

Vediamo due palpebre schiudersi lentamente e provare ad abituarsi alla luce del giorno. Siamo in un prato fiorito che si perde a vista d'occhio e sembra quasi essere il giardino dell'Elisio. La camera si sposta leggermente e allarga, mostrandoci il volto per intero. E' quello di Artur. Si mette in piedi, barcollando. Sembra intontito. La sua spalla destra ha un'abbondante fasciatura, mentre non c'è più traccia del coprispalla e della parte destra del pettorale. I bracciali sono entrambi in frantumi. Tiene il braccio destro abbandonato lungo il corpo.

ARTUR (grida) - Izar! Izar, sei qui?
IZAR (allegro) - Dietro di te, amico mio...
Artur si volta, e Izar in effetti è dietro di lui anche se distante. Dietro Izar ci sono alberi, l'inizio di un bosco.
ARTUR (dubbioso) - Siamo... siamo morti?
IZAR (scuotendo il capo) - No, ed è solo grazie a te...

FLASHBACK

Sheliak e Serge diventano due globi di energia. Izar fa per avvicinarsi a Sheliak, che è dalla sua parte, ma Artur lo trattiene afferrando il braccio destro di Izar con il suo sinistro.

IZAR (sconvolto) - Che cosa fai, Artur? Dobbiamo salvarlo!
ARTUR (deciso, anche se sta piangendo) - E' troppo tardi, Izar, ormai sta diventando una supernova...

Artur brucia il suo Cosmo e serra il pugno destro, portando il braccio indietro per caricare il colpo. Vediamo che i bracciali dell'armatura sono già in pezzi, non il coprispalla e il pettorale.

IZAR (preoccupato) - Che hai intenzione di fare?
ARTUR - Guardian Knot!!

Artur rivolge il destro contro se stesso, colpendosi la spalla e frantumando l'armatura. La corrente ventosa generata dalla sua tecnica, però, trascina via sia lui che Izar, che dall'alto vedono i loro compagni spegnersi in un attimo. Il turbine li conduce in alto, verso il sole morente, e poi li precipita sul prato dove Artur ha ripreso i sensi, e sul quale ricadono con una discesa attutita atterrando dolcemente.

FINE FLASHBACK

IZAR (mogio) - E' stato tre giorni fa, e da allora non ho più percepito il Cosmo di Athena né quello dei nostri avversari, e naturalmente...
ARTUR (asciutto) - Nemmeno quello dei nostri compagni...

Izar annuisce, guardando gli steli d'erba muoversi al vento. Il Sacro Guerriero è ferito alle gambe, ha due tagli all'altezza dei quadricipiti e le ginocchiere distrutte. Per il resto è tutto sommato in buona forma. Chiude gli occhi e mormora qualcosa appena udibile.

IZAR - Eppure provo un senso di protezione quasi familiare, come se una mano amica si stendesse su di noi sussurrandoci parole di incoraggiamento...

GRECIA, SANTUARIO, STANZE DEL SACERDOTE

Un singolo battente viene spalancato di colpo, senza troppe cerimonie e la camera inquadra il volto del Sacro Guerriero di Gemini, ansante e divorato dalla febbre.

GRANDE SACERDOTE (allarmato) - Pollux! Hai attraversato le Dodici Case in quelle condizioni?
POLLUX (amaro) - Non è stato granché difficile, visto che sono disabitate... sei forse impazzito, Zuben?
GRANDE SACERDOTE (scuotendo il capo) - Non avevo altra scelta, amico mio...
POLLUX (arrabbiato) - Non avevi altra scelta che inviare i Sacri Guerrieri d'Oro alla ricerca di Athena, lasciando sguarnito il Santuario? Siamo rimasti soltanto io e te, e ho il sospetto che mediti di andartene anche tu!

Zuben apre la bocca ma non risponde, facendo una smorfia che potrebbe essere di dolore.

POLLUX (preoccupato) - Già, come sospettavo... non saresti mai capace di rischiare la vita degli altri senza mettere in gioco la tua, ma sai quale sarà la prossima mossa del nemico? (fa una pausa, indicando il seggio del Sacerdote) Prendersi il tuo scranno e dominare sul Santuario, scatenando una guerra al solo scopo di trovare i disertori!
GRANDE SACERDOTE (pacato) - Una nuova schiera di Sacri Guerrieri sta sorgendo tra le mura del Santuario, giovani che presto saranno pronti per difendere la loro dea... e il mio dovere è uno solo: impedire che Athena venga uccisa prima che essi siano pronti!

SANTUARIO, ARENA DEI SACRI GUERRIERI

Un gruppo di ragazzi si allena sotto lo sguardo severo di Elgen. Uno di loro è palesemente più bravo degli altri, ma è anche piccolo. E'Siroè, che diventerà Sacro Guerriero di Lacerta, ed è poco più che un bambino.

GRECIA, PRESSO IL SANTUARIO

Un ragazzo dai capelli arancioni si sta scontrando con l'armatura di Taurus nella posa tipica dello scontro dei Mille Giorni. Il ragazzo ha i palmi aperti e regge le corna del toro, mentre i suoi piedi cercano di evitare che la carica lo travolga. Per un poco i piedi scavano un solco nella terra, poi il ragazzo cede e viene scaraventato all'indietro urlando.

NAMIBIA, DESERTO DEL KALAHARI

La camera si allontana e ci porta in un luogo desertico nel quale il calore genera degli strani effetti di luce. Un bambino di circa dieci anni cammina con le braccia a 45° gradi rispetto al corpo, e di fianco al suo corpo si genera un caleidoscopio di colori. Passa vicino a un'oasi nella quale le persone abbeverano gli animali, ma tira avanti e prosegue. La sabbia del deserto è rossa, il paesaggio punteggiato di piante grasse.

VIANDANTE 1 (preoccupato) - Ehi, bambino, fermati! In quella direzione non c'è acqua!
VIANDANTE 2 (freddo) - Lascialo perdere...
VIANDANTE 1 (incredulo) - Ma cosa dici? Non vedi che è solo un bambino?
VIANDANTE 2 (freddo) - Devi essere nuovo di queste parti se non lo conosci... (pausa) Quel bambino riesce a sopravvivere ovunque, nel deserto senz'acqua come tra i serpenti velenosi!

CILE, ISOLA GRANDE, CORDILLERA DARWIN

Un bambino scalzo salta sul ghiaccio, di blocco in blocco, continuando a salire. A un certo punto si ferma e guarda la cima delle montagne che si stendono a perdita d'occhio. L'aria è rarefatta e umida, un vento forte gli scompiglia i lunghi capelli biondi lasciandogli dei geloni sulle guance, ma non scalfisce la sua determinazione.

SHIRAL (pensa) - E' sul monte più alto di tutti, e io ci arriverò! Scalerò prima le altre montagne e alla fine raggiungerò quella vetta... (indica una montagna alta incastrata tra due cime più basse, poi la camera va in primo piano su di lui) E' una promessa!

EUROPA CENTRALE, NEI PRESSI DI UN LAGO

C'è una città sullo sfondo, né vicina né lontana. Lo stile è quello dell'Est Europa ma non è definito abbastanza bene da far pensare a un paese preciso. Il gruppo dei fuggitivi è in cima a una collina, fermo a valutare la situazione. La giornata è piovosa e sono fuori da strade battute. Mentre tutti quanti sono fermi Michel fa qualche passo avanti e si volta a guardare i suoi compagni. Ha un'aria molto decisa e adulta, priva di insicurezze.

MICHEL (serio) - E' giunto il momento che vi dica dove siamo diretti e che cosa ho scoperto ad Avignone...

Shin

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