SHUTSUJIN! KENKA CHAMPION | PREPARATI ALLA BATTAGLIA, CAMPIONE ATTACCABRIGHE! | - |
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Animazioni: ...
I cinque giovani pugili giapponesi attendono ormai solo il suono del
gong, ma prima di iniziare la grande sfida vengono raggiunti, negli
spogliatoi, da Katherine.
La giovane newyorkese, alle dirette dipendenze di Kenzaki, ha molti
dati circa i boxeur americani, oltre ad una capacità di calcolo e di
previsione fuori dal comune. Né scossi né rinfrancati dalla sua presenza
Jun, Ryuji, Ishimatsu,
Takeshi e Kazuki fanno
il loro ingresso nello stadio e salgono sul ring per presentarsi. Sembra non
esserci traccia del quintetto statunitense, che invece entra in scena nel
modo più spettacolare possibile, preceduto dalla caduta di cinque bare
vuote sul ring, ognuna contrassegnata col nome di un pugile nipponico.
Nemmeno questo, tuttavia, impressiona i membri del Giappone d'Oro
Juniores, e tantomeno lo fa la salita sul ring di Monster Jail,
scelto da Shaft come primo lottatore. Prima ancora che Katherine
possa aprire bocca, Ishimatsu sale sul ring offrendosi come avversario; ma
secondo i calcoli della ragazza, è destinato alla sconfitta senza
possibilità di errore!
Katherine, però, non può conoscere la ragione che ha spinto Ishimatsu ad
opporsi a un avversario tanto più robusto di lui, e che è la gratitudine.
Ishimatsu non può dimenticare, infatti, quanto avvenuto poco tempo prima,
quando Monster Jail per puro divertimento si era recato nella palestra del
Giappone d'Oro per sfidarne i membri e, trovati solo i pugili sconfitti del Champion
Carnival, li aveva abbattuti a suon di pugni violentissimi.
Nell'occasione Ishimatsu era accorso sul posto per puro caso, e la sua
incolumità era stata salvata da Hiyama
e Onijima, che gli
avevano fatto scudo col proprio corpo. E' il momento di vendicarli, ma i
pugni di Ishimatsu sembrano carezze, sul corpo gigantesco di Monster Jail,
che non accusa né i colpi al volto né quelli al corpo. In compenso,
all'ex-carcerato basta un destro dei suoi per mandare Ishimatsu al tappeto,
lasciando pensare a un incontro già concluso. Ma sarà davvero così?