(dall'episodio precedente)
Quando Shingo è ormai ridotto alle condizioni di un fantoccio, Nonio lo prende per il mento e lo solleva, tenendolo davanti a sé. Poi, con il pugno chiuso, gli sferra un gran destro che lo manda a schiantarsi contro la parete di legno. Vediamo che il lampadario sta dondolando, in seguito all'urto. Shingo, seduto e appoggiato con la schiena alla parete, non sembra in grado di muoversi, e pare anche privo di sensi.
NONIO - E' già tutto finito... mh! Che delusione, questi Sacri Guerrieri di Athena!
La camera va in primo piano su Shingo, e sentiamo una voce.
VOCE DI CHIRON (un po' seccato) - Svegliati...
Shingo non fa una piega.
VOCE DI CHIRON - Mi hai sentito, Shingo? Svegliati! Devi rialzarti e combattere!
SHINGO (pensa) - Maestro, siete voi?
Ora vediamo anche l'immagine di Chiron, davanti agli occhi spenti di Shingo. Nell'immagine, il suo maestro annuisce.
VOCE DI CHIRON - Ti sei già dimenticato in che modo sei riuscito a salvare Athena? Il
Cosmo, Shingo! Devi espanderlo molto di più di quanto tu non stia facendo ora!
SHINGO (pensa) - Ancora di più? No, io... io temo di aver raggiunto il mio limite...
VOCE DI CHIRON (non è arrabbiato) - Il Cosmo è come l'universo, senza confini! Hai raggiunto il tuo limite, dici?
E' vero, se non credi di poter andare oltre... se non credi in te stesso, nelle tue capacità e in tutto quello che ti ho insegnato! (piccola pausa) Il
Settimo Senso, Shingo... ne sei stato già padrone una volta, anche se solo per pochi attimi! Ora torna ad essere il Sacro Guerriero che ha salvato la vita di Athena!
Le sopracciglia di Shingo si muovono ed egli riapre i suoi occhi appannati, fissandoli su Nonio di Cecrope, che sta imboccando il corridoio dal quale era arrivato. Aiutandosi con la parete di legno mezzo fracassata, Shingo si rimette in piedi a fatica e piuttosto lentamente.
SHINGO (sofferente) - La battaglia non è ancora finita! Torna indietro!
Nonio volta il capo, un po' sorpreso, e quando vede Shingo in piedi, ansimante e un po' curvo, si volta completamente e riprende a camminare verso di lui. Ha il volto divertito e insieme un pochino seccato.
NONIO - Deve essere stata la tua armatura a salvarti, non c'è altra spiegazione! Già prima avevo notato quanto fosse resistente, ma non pensavo potesse essere addirittura miracolosa! (piccola pausa. Riprende tagliente) Sufficiente a salvarti la vita una volta, ma non a salvarti per sempre!
Nonio scatta, e anche se Shingo si muove indubbiamente un po' meglio (il suo Cosmo è cresciuto, anche se non di molto), riuscendo all'inizio a farsi ferire solo di striscio, alla fine è di nuovo vittima dei colpi del suo avversario, che dopo avergli tagliato una piccola ciocca di capelli lo ferisce prima sotto il collo e poi su tutto il corpo, in rapida successione, rimandandolo al tappeto. Ancora una volta, Shingo non si muove più.
NONIO - Davvero notevole, Sacro Guerriero! Prima di morire sei riuscito quasi a raggiungere la velocità della luce, e forse se non fossi stato ferito così gravemente, chissà, ce l'avresti anche fatta!
La camera va sul volto di Shingo, che ha un tremore negli occhi. E' vivo, ma a parte questo segnale sembrerebbe morto.
SHINGO (pensa, sorridendo. Tono amaro) - Forse... forse il Cosmo potrà estendersi fino
all'infinito, ma in fondo sono soltanto un Sacro Guerriero d'Argento che non ha ancora sviluppato il
Settimo Senso...
VOCE DI ATHENA - Soltanto, dici?
SHINGO (pensa e piange) - Athena! (piccola pausa) Dimenticami, io non sono degno di essere un tuo Sacro Guerriero...
Come in un sogno, vediamo Shingo in piccolo e l'immagine di Athena, più grande, su uno sfondo buio. Athena nega con decisione, scuotendo il capo.
ATHENA - Tu sei uno dei miei valorosi Sacri Guerrieri, Shingo! Alzati, ora, e risveglia
l'energia che si è sopita nel tuo cuore! (decisa) Tu puoi farcela, Shingo!
SHINGO (tristissimo, anche in sogno) - Non ne sono così sicuro, e poi... e poi cosa posso fare, ora che sono rimasto solo?
ATHENA (delusa) - Hai così poca fiducia nei tuoi compagni?
SHINGO - Vuole forse dire che...
Athena annuisce, e nelle mani genera una fiammella che diventa sempre più grande, luminosa e calda.
ATHENA (calda) - E' troppo presto perché la tua corsa finisca, nobile Shingo...
La luce investe Shingo, e lo avvolge con forza. Quando l'immagine torna ad essere distinguibile, vediamo il ragazzo non più nel sogno, ma nella cattedrale, sempre avvolto da un'aura luminosa.
NONIO - (pensa, sorpreso) Eh? Ma che cosa sta succedendo?
Shingo rialza la testa e il busto, e nonostante le sue ferite siano più diffuse, sembra più sereno e tranquillo, meno sofferente. Fa un cenno con la mano al suo avversario, invitandolo ad avanzare e sorridendo spavaldo.
NONIO - No, non può essere... tu dovresti essere morto!
Nonio attacca ancora, e Shingo viene scaraventato contro il muro come colpito da un'ondata, opponendo solo una minima reazione. L'impressione che dà, però, è quella di pigrizia, non quella di chi è troppo lento per ribattere. Viene ancora ferito, ma non sembra esserlo in modo grave.
NONIO (allarmato. Sta urlando e menando colpi) - Maledizione, perché non muori?
Nonio mena colpi furiosi, dinanzi ai quali il Sacro Guerriero si muove, di primo acchito, con disarmante lentezza. Shingo, tuttavia, non riporta alcuna ferita da questo nuovo scontro, e ciò che si vede volare sono soltanto schegge di legno e qualche sparuta goccia di sangue, che schizza più dai rasoi dello Specter che non dal corpo della sua vittima. Poi Shingo scatta sulla destra, uscendo dalla sua posizione di spalle al muro, e le dita protese della mano destra di Nonio rimangono conficcate nel legno dove un istante prima c'era il Sacro Guerriero. Nonio lo guarda, stupefatto, e per un attimo il suo braccio sinistro rimane abbandonato lungo il corpo.
NONIO (con un filo di voce) - Non è possibile, deve essere una illusione...
SHINGO (sprezzante) - Che ne dici, Specter, sono diventato abbastanza veloce?
NONIO (fa un sorriso sbilenco) - Ma sì, certo! Tu sei morto, e questa è soltanto una illusione! Un fantasma, e niente più!
Nonio protende il braccio destro verso la testa di Shingo, che si sposta lateralmente ed afferra il polso del suo avversario con il sinistro. Ha un'espressione dura sul volto, severa, e guarda Nonio dritto negli occhi. In questo momento, il Sacro Guerriero somiglia un po' al suo maestro Chiron.
SHINGO (con disprezzo) - Hai perso, e forse dovrei farti grazia della vita, ma voi Specter non meritate alcuna pietà! Quanti Sacri Guerrieri valorosi sono caduti a causa vostra... (vediamo le immagini di Maya che si accascia al suolo, di Yan che rivolge a Daman le sue ultime parole, della morte di Dabhi, vista da Shingo con i propri occhi da lontano) Troppi perché anche uno solo di voi possa ottenere il perdono mio o di Athena!
PAUSA MEZZO EPISODIO
Shingo stringe la presa, torcendo il polso di Nonio fino a quando non lo sentiamo spezzarsi.
NONIO (strilla isterico) - Fa male! Fa male!
Arretra di qualche passo, tenendosi il braccio leso con quello sano. Sta sudando, ed è dominato da paura e dolore. Shingo brucia il suo Cosmo, per nulla scosso dalla commozione o dalla pietà. Ha gli occhi chiusi, ma quando Nonio gli parla Shingo li spalanca, e sono ancora severi.
NONIO - Maledetto, il tuo colpo non ti servirà! Lo conosco bene, abbastanza per evitarlo facilmente!
SHINGO - Mh... non mentire a te stesso, sgherro di Hades! Il mio
Cosmo non è più lo stesso di prima, e nemmeno il mio pugno lo sarà!
Lightning Stars!!
Il colpo di Shingo si abbatte su Nonio come una tempesta. Innumerevoli pugni luminosi riempiono la stanza, centrando e distruggendo anche pezzi della parete di legno; colpisce tutta la zona intorno al corpo di Nonio, come a non voler lasciare nulla di intentato, e lo Specter si affloscia sulle ginocchia, fermandosi per un istante. Poi la sua armatura gli scivola via dal corpo, ridotta in frammenti piccolissimi, e Nonio crolla sul fianco destro, con gli occhi sbarrati.
SHINGO (pensa, guardando il cadavere) - Athena aveva ragione, e come potrebbe essere altrimenti? Devo avere fiducia in lei e nella sua forza... (piccola pausa) I miei compagni sono con me, e se anche dovessi rimanere solo la salverei a qualunque costo!
Shingo stringe il pugno, guarda dritto davanti a sé e prende a correre, come se fosse in perfetta forma, gettandosi nel corridoio. Lo seguiamo di spalle, e quando scompare nel buio cambiamo stanza.
La camera va su Nyx, seduto a terra con le gambe ripiegate su se stesse e con gli occhi spenti che guardano il pavimento. E' del tutto inespressivo. Per qualche secondo scorrono le immagini di lui che lancia il suo colpo su Lapo, e sull'amico sanguinante che crolla a terra. Poi la camera torna al presente, su Nyx, col Sacro Guerriero che si copre gli occhi con la mano sinistra, e le lacrime che filtrano attraverso le dita, cadendo al suolo.
BHAVANI - Il tuo Cosmo è talmente debole che ho persino fatto fatica a percepirlo!
Nyx non fa una piega, come se non avesse sentito nulla ma la camera, allargando, ci mostra che nella stanza
c'è un'altra persona. Approfittiamo dell'occasione per vedere sia la stanza che lo Specter.
La prima è piccola e quadrata, col soffitto abbastanza basso che si alza al centro, segno che siamo piuttosto vicini al tetto. Anche la porta
d'ingresso è piccola, e sulla destra di Nyx c'è una finestra che, al confronto con le dimensioni della stanza, è discretamente grande, e dalla quale si ha una visuale ampia, favorita dalla cessazione della nevicata.
Lo Specter, invece, è robusto di corporatura, ha lunghi capelli color rosso sangue con occhi viola e
un'espressione crudele sul volto. Nella sua armatura, color nero e viola Surplice, notiamo la presenza di due spade infilate lateralmente nei gambali, due messe sulla schiena a
mo' di alette e rivolte verso l'alto e due incrociate sul petto. Al collo, ha una piccola collana di teschi.
BHAVANI - A quanto pare, sei già vinto prima ancora di cominciare a combattere... è davvero un miracolo che tu sia sopravvissuto, nella battaglia del Santuario!
Nyx alza lo sguardo, non molto presente, e si accorge del nemico. Non si mostra deciso, tuttavia, ma confuso e un po' timoroso, come se preferisse che Bhavani se ne andasse e ripassasse un altro giorno. Si rialza di scatto, e una volta in piedi barcolla.
NYX - Cosa hai detto?
BHAVANI - Non importa, morirai ora...
Bhavani estrae le spade nei gambali, che si rivelano essere corte (poco più lunghe di un gladio), e le cala entrambe sulle cosce di Nyx con taglio orizzontale.
BHAVANI - Shakti Double Sword!! (Doppia Spada Shakti)
Il sangue schizza dalle gambe lacerate di Nyx, che barcolla ancora di più all'indietro, andando ad appoggiarsi al muro per cercare sostegno. Continua a sanguinare copiosamente, lo sguardo ancora confuso, e dopo aver appoggiato la mano destra sulla gamba, la guarda con l'espressione di chi crede di essere in un sogno. La mano è insanguinata. Poi piange.
NYX (pensa) - Lapo, non posso credere che tu... che io... questo deve essere un incubo!
LAPO - No, deve essere un sogno! Questo... (guardandosi intorno e indicando) questo luogo sarebbe il Paradiso dei Sacri Guerrieri?
SCONOSCIUTO (annuisce col capo, una sola volta) - Proprio così...
LAPO (preoccupato) - Ma allora io sono...
SCONOSCIUTO (scuote il capo, una sola volta) - Quando salirai il primo gradino (indicando con
l'indice la scalinata) il tuo cammino sarà segnato per sempre, e non potrai più tornare indietro...
Lapo guarda la scalinata, e istintivamente fa un passo indietro, per non correre rischi.
LAPO (rialza il capo verso lo sconosciuto. E' emozionato) - Ti ringrazio! Quindi ora posso...
SCONOSCIUTO (supera la voce di Lapo, con autorità) - ...ma anche ora, nelle condizioni in cui ti trovi, difficilmente potrai tornare alla vita!
LAPO (costernato) - Come? Che cosa vorresti dire?
SCONOSCIUTO - E' naturale che tu non capisca, perché ora non senti dolore... (piccola pausa) Sacro Guerriero, tu hai subito ferite molto gravi, e oltre alle energie fisiche anche la forza del tuo animo si è molto indebolita; per te, la scelta migliore sarebbe salire questa scalinata e venire qui, dove non esistono più le guerre e il dolore e dove ritroveresti una persona a te molto cara...
LAPO (a mezza voce) - Maestro...
SCONOSCIUTO (annuisce) - Hai combattuto fin da quando sei nato ed hai sempre servito Athena con fedeltà e coraggio; è giunto il momento di riposare, Lapo di Canis Minor...
Lapo sorride, poi scuote una sola volta la testa.
SCONOSCIUTO - La mia proposta, dunque, non ti alletta? Rifletti, e vedrai che è la decisione più giusta che puoi prendere...
LAPO (sicuro) - Mi dispiace, ma non mi interessa... Athena ha ancora bisogno di me, e il mio dovere di Sacro Guerriero è quello di difenderla fino a quando mi sarà possibile! (piccola pausa) E poi, non è solo questo...
SCONOSCIUTO (aggrotta le sopracciglia) - Cos'altro?
LAPO (stringe il pugno) - Io voglio proteggere Athena e chi mi è caro, come
Cleto e i miei amici, e sono certo che anche il maestro sarebbe
d'accordo con me! E poi sono certo che Daman (immagine del corpo steso sulla neve), Shingo (sta correndo, guardandosi a destra e sinistra) e Nyx (prova a sfuggire ai colpi di Bhavani, ma non contrattacca) saranno in pensiero per me...
SCONOSCIUTO (affettuoso) - Se così hai deciso, dunque, vai pure; io non ti fermerò...
Lo sconosciuto si volta e scompare rapidamente alla vista in una nebbiolina bianca.
LAPO (pensa) - Grazie, chiunque tu sia...
La camera segue lo sconosciuto, che cammina tranquillo.
SCONOSCIUTO (pensa. Ha gli occhi chiusi e sorride amaro) - Sei un vero Sacro Guerriero, Lapo di Canis Minor... (piccola pausa) In fondo potresti sbagliarti, Michel... spero proprio che tu ti stia sbagliando...
Nyx ansima, poi si rotola. E' steso sul pavimento, e si direbbe che sia stato colto dalla febbre. Bhavani, infatti, lo sta attaccando senza tregua e le gambe non sostengono adeguatamente il Sacro Guerriero di Dorado.
Il colpo dello Specter lo manca, e Nyx prende quel minimo di vantaggio sufficiente per appoggiarsi con la schiena contro il muro, seduto. Possiamo vedere che i due tagli sui quadricipiti non hanno smesso di sanguinare, e che vicino ad essi ce ne sono altri più piccoli, come se Bhavani avesse cercato di infierire.
BHAVANI (un po' seccato) - Hm! Queste lame sono troppo corte per colpirti, a quanto pare...
Nyx si porta i palmi sulle ferite alle gambe, ed emana un po' di energia da esse. Fa una smorfia di dolore, ma la sensazione di febbre subito dopo si abbassa (possiamo supporre che le abbia bagnate con acqua gelida). Bhavani, intanto, ripone le due spade nei gambali ed imbraccia con gesto teatrale le due che tiene sulla schiena.
BHAVANI - ... ma queste non lo saranno, non temere! Queste Shakti ti uccideranno dopo rubato ogni goccia del tuo sangue!