(dall'episodio precedente)
Dohko si lancia all'attacco, e qui la camera si sposta.
Passa veloce su Alastor e Apa, che si stanno battendo senza esclusione di colpi; poi su
Rig e Jabba, anche loro in lotta; quindi, con
Algieba cosciente ma accasciato, su
Chiron e Roden, cui
Rifeo fa da spettatore.
Quindi andiamo a ritrovare Hel, ancora addormentata in un sonno profondo nella sua stanza; i cinque Sacri Guerrieri giunti per primi a Borgund, in stato di incoscienza nel corridoio che conduce alla Sala del Trono di
Hades; infine Athena, intorno alla quale
l'energia cosmica che le è propria si sta manifestando chiaramente, sempre di più, anche se la dea continua a dormire nel sonno di
Hypnos.
Poi la camera torna nella Sala del Trono, dove Dohko è steso a terra, ma si muove e tenta di rialzarsi.
HADES (esasperato) - Ma non volete proprio capire che è tutto inutile?
DOHKO - Mpf! Purtroppo per te, sono molto testardo...
SHION - Do... Dohko...
Dohko si volta, sorpreso.
I due si rialzano e sembrano pronti a combattere ancora, pur coperti di ferite. Guardano Dohko e annuiscono, poi volgono gli occhi su Hades, fissandolo con determinazione, e tornano su Dohko. Il Sacro Guerriero di Libra porge a Shion la Spada d'Oro e a Spica il Triple Rod, e stringe a sua volta in mano il Tonfar. Si guardano tutti e tre ed annuiscono, poi attaccano scagliando le tre armi di Libra contemporaneamente. Hades li osserva un po' accigliato, e fa brillare il suo potere; le armi, a loro volta, cozzando con lo scudo di Hades mandano un grande bagliore.
Roden si getta all'attacco e Chiron dilata gli occhi, nell'attesa di riceverlo, e si prepara in posizione di difesa.
Roden sferra dei pugni micidiali, che vanno in parte a segno, e Chiron accusa un poco; il Sacro Guerriero di Sagittarius, semmai, non contrattacca, limitandosi ad incassare e schivare.
CHIRON (pensa) - Devo capire qual è il suo punto debole, se voglio batterlo...
Roden riprova con un pugno, che stavolta Chiron contiene totalmente nella sua mano, e i due restano, per un attimo, in questa posizione. Si guardano, e la camera ci regala prima due intensi primi piani e quindi una visuale più ampia.
RODEN - Sei molto abile, devo riconoscerlo... i miei pugni ti sfiorano soltanto, come se ti scivolassero addosso! (piccola pausa. Riprende più convinto) Ma non importa, perché le tue difese, per quanto buone, non potranno salvarti da me! (si allontana un poco) Greatest Caution!
Chiron brucia il suo Cosmo e si ripara ancora con le braccia e le mani. Il colpo di Roden lo fa indietreggiare, lo spinge fino al muro e lì lo schiaccia, ma Chiron resiste anche questa volta, restando addirittura in piedi. Tuttavia, va detto che viene ferito lo stesso, per quanto non gravemente.
RODEN (meravigliato) - No, tutto questo è assurdo! Non puoi fermare il
Greatest Caution con la sola forza delle braccia!
CHIRON - Hai già usato il tuo colpo contro di me...credevi forse di poterlo ripetere
all'infinito?
RODEN - Cosa?
CHIRON (pensa. Getta uno sguardo verso il portone) - La situazione sta precipitando... devo fare in fretta, se non voglio che tutto sia vano!
RODEN - Maledetto, vedremo se sei davvero capace di tenermi testa! (minaccioso) Lancerò il mio colpo alla massima potenza, e di te non resterà nemmeno il ricordo...
Chiron estrae una freccia d'oro dal nulla, come ha sempre fatto Seiya, e con essa l'arco. Non punta in direzione di Roden, tuttavia, ma verso l'alto, il che sembra divertire lo Specter e inquietarlo allo stesso tempo.
RODEN - E' inutile opporsi! Greatest Caution!
CHIRON - Golden Arrow Rain! (Pioggia di Frecce Dorate. Chiron scaglia uno strale verso il soffitto, e la freccia diventa pura luce, formando per un attimo un piccolissimo sole. Poi si divide in migliaia di frecce, che piovono
dall'alto in direzione del nemico)
Il Greatest Caution si espande in senso circolare, come è sua caratteristica, e Chiron ne viene ancora investito. Le frecce, tuttavia, penetrano il globo di energia del colpo di Roden come fosse un palloncino, e si scagliano sullo Specter con un'intensità spaventosa, facendo a poco a poco a pezzi la sua armatura e, chiaramente, obbligandolo a interrompere il proprio attacco. Infine, la battaglia termina quando l'ultima freccia si conficca nel cuore di Roden, il quale ha la faccia di chi non crede a ciò che ha appena visto.
ALASTOR (diffidente. E' in primo piano) - Uh? Hai finalmente deciso di arrenderti, Sacro Guerriero di Athena?
APA (anche lui in primo piano) - Io, Apa di Pisces, non posso rinunciare alla battaglia, quando la posta in gioco è così alta!
ALASTOR (ironico) - E allora, Apa di Pisces, perché ti sei liberato delle tue armi? Senza di esse, per la mia falce sei solo il divertimento di un istante! (pensa. Cambia tono, diventando ottimista) A meno che... ma certo, questa battaglia lo ha fiaccato al punto che non è in grado di generare abbastanza energia! E poi il suo braccio sinistro è ferito piuttosto gravemente, e non può certo padroneggiare
un'arma, non quando ad attenderlo c'è la mia falce...
Alastor fa una pausa, durante la quale la camera ci permette di osservare meglio che quanto ha detto corrisponde a verità. Apa è visibilmente stanco, e il suo braccio sinistro sanguina, oltre ad avere una piccola crepa sull'armatura d'oro poco sotto il gomito. I cerchi di energia che Apa stringe solitamente nelle mani, in effetti, sono svaniti, e il suo Cosmo pare debole. Ha anche un filo di sangue, nemmeno sottile, che cade dalla fronte e scende sulla guancia destra.
ALASTOR - Eppure è evidente che non sei in grado di spingerti oltre... abbandona la lotta, è meglio! Avrai
l'onore che si concede a un nemico valoroso, una fine rapida e indolore!
APA (decisissimo) - Non lo farò!
ALASTOR (si avvicina a passi lenti. Anche lui sembra provato e ferito, e ormai non resta nulla
dell'elmo-cappuccio) - E allora muori! Deathscythe!
Alastor cala la sua falce da breve distanza. Apa ha le braccia abbassate lungo i fianchi, e sembra inerme, ma in un baleno il suo Cosmo torna ad alzarsi possente. Questione di un attimo, e uno dei cerchi taglienti di Apa, che circonda il corpo del Sacro Guerriero d'Oro, è all'altezza dello stomaco di Alastor (è la stessa tecnica usata da Apa al Santuario). La falce di Alastor, in compenso, è giunta a pochi centimetri da Apa, e li si è fermata.
ALASTOR (guarda le braccia di Apa, ancora abbandonate sui fianchi) - Ma cosa...? Come hai...?
APA - Posso generare i cerchi con il mio Cosmo; se resto fermo, non ho bisogno di utilizzare le braccia...
Apa alza il braccio destro verso la falce e, con spostamento leggero della mano, fa crollare a terra Alastor e la sua arma sulla destra.
ALASTOR - Ma... maledetto...
Lo Specter muore e Apa, tenendosi il braccio sinistro ferito ed arrancando un poco, prosegue verso le Stanze di Hades.
PAUSA MEZZO EPISODIO
Jabba viene colpito da un pugno all'altezza dello stomaco, ma atterra appoggiandosi sul ginocchio sinistro. Ansima un po', mentre Rig pare abbastanza riposato.
RIG (con disprezzo) - Ti muovi alla velocità della luce, è vero, ma non sei comunque abbastanza veloce per riuscire a sconfiggermi! (piccola pausa) Ad ogni modo, sei abbastanza resistente, anche perché la tua armatura continua a difenderti, ma non importa... la strapperò via pezzo per pezzo, centimetro per centimetro! Ha!
Rig colpisce con il pugno, e Jabba viene preso soltanto di striscio. La sua, a differenza di quella di Chiron, non è una tattica tesa a studiare l'avversario: Jabba vorrebbe allontanarsi, ma non ne è in grado. Viene investito da un attacco rapidissimo che contiene discretamente, ma l'ultimo pugno lo prende un po' meglio e gli restituisce qualche metro di distanza da Rig.
JABBA (pensa) - Maledizione, non mi dà neanche il tempo di ragionare... è davvero veloce come dice, costui, ma io sono un Sacro Guerriero d'Oro! Ricorda per cosa combatti, Jabba, e sconfiggilo!
Rig si placa un attimo, e sembra pensarci su. E' meno divertito, ora.
RIG (pensa) - Quest'energia è straordinaria... è l'energia di tre Cosmi uniti contro il Sire Hades, l'energia di tre Sacri Guerrieri d'Oro! Potrebbe forse accadere anche stavolta?
FLASHBACK
RIG (pensa) - E' impossibile! Siamo nella Giudecca, il punto più buio e profondo del Mondo dei Morti, eppure... eppure una luce sta brillando, forte e luminosa come il sole! (prova a parlare, ma non gli esce una sola sillaba) Mio...mio signore!
Seiya, con il pugno destro carico di energia, sta per colpire Hades, quando qualcuno si frappone tra i due contendenti. Sono due Specter, entrambi con indosso la propria Surplice, che provano a respingere l'attacco con la forza dei propri pugni, e al momento sembra che siano in grado di opporre resistenza. Hanno volti molto simili tra loro, che ben conosciamo.
FINE FLASHBACK
RIG (digrigna i denti. Pensa) - Non posso lasciare che siano ancora loro a prendersi tutto il merito della difesa del Sire Hades... (ad alta voce) La battaglia con te non mi dà alcuna soddisfazione, Jabba, e così ho deciso: userò il mio colpo migliore, e mi prenderò la mia vendetta dopo 221 anni! Galactica Illusion!
Jabba viene lanciato verso l'alto in una specie di vortice dalla tecnica segreta di Rig, e in effetti quando ricade al suolo (lasciando l'ovvio buco nel pavimento) è visibilmente tramortito.
RIG - Fratello...
FLASHBACK
La camera è a mezzobusto su un uomo, che possiamo riconoscere. E' biondo con i riccioli, lo stesso uomo che ha accolto Lapo quando questi è scomparso dalla Menzogna Velata. Indossa l'armatura di Scorpio, che possiamo riconoscere da pettorale e coprispalla, e nei suoi occhi non c'è pietà. Sta guardando un altro uomo, steso a terra in fin di vita, che indossa un'armatura mai vista, di colore verde oliva e marrone molto cupi. L'uomo ha occhi di un color verde scuro e i suoi capelli neri sono chiusi in due code, una delle quali cade sul viso mentre l'altra sulla schiena. Il Sacro Guerriero si volta e si allontana lentamente, scendendo quello che potrebbe essere un piccolo dosso, e poco dopo scompare alla vista. La camera resta larga sul nulla, e sentiamo una voce.
RIG (accorato) - Fratello! Fratello, rispondi!
NAGA (sussurra. Ha uno sguardo omicida) - Ri... Rig, sei tu... uccidilo, quel maledetto, uccidilo al posto mio!
Orion di Scorpio, che tu sia...
Naga muore, e Rig gli chiude le lacrime. Ha un'aria triste, ma serra subito il pugno destro con decisione. Gli occhi fiammeggiano di odio, e Rig si rimette in piedi, guardando il cadavere del fratello senza versare lacrime.
RIG - Ti giuro che sarai vendicato, Naga...
FINE FLASHBACK
Rig si rialza e scatta verso la fine del corridoio, in direzione della Sala del Trono, quando di colpo una voce lo blocca.
JABBA (sofferente) - Fermo! Non... non proseguirai oltre, ti avverto!
RIG - Sei ancora vivo?
Rig si volta di nuovo e fa qualche passo verso Jabba, che non è riuscito a rimettersi in piedi. E' appoggiato sul ginocchio, ansima e sanguina molto ma è lucido, e ha uno sguardo deciso. Regge nella destra una clessidra.
JABBA - Deadly Twisting!
Jabba appoggia la clessidra sul pavimento, che si trasforma nella trappola mortale che ben conosciamo. Il legno durissimo si muta in sabbia a una velocità incredibile, formando una fossa profondissima. Rig, pur sorpreso, ha evitato la trappola saltando, ed è pronto a gettarsi su Jabba col pugno teso, ma questi si sposta e lo evita facilmente.
RIG (stupito) - Che cosa?
Rig si guarda le gambe, incredulo, e vede che intorno ai piedi e alle caviglie è sporco di sabbia. Poi si apre ancora il baratro sotto di lui, improvviso e infinito, e lo Specter tenta invano di sottrarvisi.
RIG (isterico) - No, non può essere! Ma che cos'è questa cosa? Aaaaah!
JABBA (serio, non incattivito) - Quelli come te non hanno alcun bisogno di tombe... per loro, è meglio sprofondare in questa fossa senza fondo e scomparire per sempre senza lasciare traccia!
RIG (astioso) - Dannato, non è ancora finita! Prendi...
Rig alza il pugno destro e lo carica di energia, ma esso è interamente coperto di sabbia. Rig se ne libera bruciando il Cosmo, ma allo stesso tempo sprofonda, come se qualcosa lo stesse tirando giù.
RIG (urla) - Non può finire così! Io...
Una bocca sabbiosa lo copre e scorre su di lui come un'onda, poi la camera va sulla clessidra e vediamo che l'ultimo granello è sceso. Il pavimento torna ad essere di legno, intatto, con la Surplice di Rig sparpagliata a terra. Jabba la guarda, molto triste, poi ciondola verso l'uscita dal corridoio, verso la meta dei Sacri Guerrieri di Athena.
Shingo cammina molto lentamente, e con un'andatura precaria. Sta sostenendo Lapo, e vediamo che al suo fianco Nyx sorregge Daman. Dietro, Jagger cammina da solo, con un portamento un poco più eretto. La camera va su Daman e Nyx.
LAPO - Avete percepito anche voi quel Cosmo?
SHINGO (serissimo, annuisce) - Non ci sono dubbi, è il Cosmo di Hades; non avevo mai sentito niente di simile prima
d'ora...
JAGGER (pensa) - E' veramente terribile...
NYX (pensa. Tradisce un po' di emozione nella voce) - Il potere di un dio...
DAMAN (sussurra) - A cosa stai pensando, Nyx?
Nyx lo guarda sorpreso, con gli occhi spalancati.
NYX (sospira) - No, non è niente...
HADES - Vi faccio i miei complimenti, davvero... mi avete sorpreso, Sacri Guerrieri di Athena!
Dohko, Shion e Spica sono a terra, con la faccia contro il pavimento, e non sembrano proprio in grado di muoversi. Le armature d'oro, stavolta, sono danneggiate in più punti, e anche le ferite sono più evidenti. Intorno ai tre ci sono le tre armi di Libra che hanno provato a lanciare contro Hades. La camera torna poi sul sovrano del Mondo dei Morti, e vediamo che tra i capelli gli cola un rivolo di sangue.
THANATOS & HYPNOS - Mio signore!
HADES (pacato) - Non preoccupatevi, è solo un graffio...
Thanatos non lo ascolta, e scende lentamente i gradini che separano Hades dai suoi assalitori. Anche Hypnos si pone davanti ad Hades, pur bloccandosi.
THANATOS (con rabbia) - Fare a pezzi i vostri cadaveri non basterà per punirvi del peccato che avete commesso... uh? Siete ancora vivi?
SHION (sorriso un po' sbilenco) - Se volete davvero ucciderci dovrete impegnarvi un
po' di più...