MANGA - VOLUME 23
冥界 - 絶望の門
Meikai - Zetsubô no Mon
Meikai - La Porta della Disperazione

(pubblicato per la prima volta il 15-07-1990)

CAPITOLO 83
渡れ! アケローン河
Watare! Acheron-gawa
Oltrepassatelo! Il Fiume Acheronte

Seiya e Shun si svegliano ritrovandosi fianco a fianco, ma dove sono ora? Il Sacro Guerriero di Andromeda spiega all'amico che essi, probabilmente, hanno conseguito entrambi l'Ottavo Senso e che sono giunti nel Mondo dei Morti. La conferma, fatti pochi passi, si para davanti ai loro occhi, sotto forma di un'enorme porta che reca la scritta Lasciate ogni speranza voi che entrate: è il Portale del Mondo dei Morti. I due Sacri Guerrieri di Bronzo la oltrepassano e proseguono il cammino, fermandosi dinanzi ad una sconfinata distesa d'acqua, il fiume Acheronte. Pochi istanti di attesa, e all'orizzonte compare una barca che si avvicina con moderata velocità; la guida Caron di Acheronte, il Traghettatore dell'Aldilà, lo Specter che trasporta i morti fino alla Prima Prigione Infernale. I Sacri Guerrieri di Bronzo, però, non possono raggiungere la riva opposta del fiume, in quanto ciò non è concesso ai vivi, e allora, per ottenere un passaggio da Caron, ingaggiano con lui una dura lotta. Lo scontro si interrompe quando lo Specter, stanco di combattere, offre ai due una diversa soluzione: se pagheranno li porterà dall'altra parte dell'Acheronte. Shun dona al traghettatore il ciondolo dorato che porta al collo, un caro ricordo della madre; Seiya si oppone inutilmente, e Caron accetta di effettuare la traversata. Quando però la barca raggiunge il centro del fiume, il punto più profondo, Caron attacca a tradimento Seiya scaraventandolo in acqua: lo scontro riprende così più cruento di prima, ma ancora una volta è Caron ad interromperlo, fermando il proprio impeto di fronte agli occhi di Shun, occhi che esprimono bontà in quel luogo dannato. Lo Specter patteggia una tregua temporanea con Seiya finché la barca non raggiungerà l'altra sponda, ma appena toccata terra i due riprendono le ostilità per l'ultima volta: il Pegasus Ryûsei-ken ha definitivamente la meglio sul Current Crasher di Caron.


CAPITOLO 84
静かなる法廷
Shizukanaru Hôtei
La Corte Solenne

Caron, prima di morire, ha spiegato a Seiya e Shun che cosa li attende: otto Prigioni Infernali, tre Valli, dieci Fosse e quattro Zone sono da superare per poter giungere fino ad Hades, il Sovrano del Mondo dei Morti. La riva sulla quale i due Sacri Guerrieri sono sbarcati è quella della Prima Prigione, che essi non tardano a raggiungere; con loro sorpresa, tuttavia, essa non è altro che un grande edificio recante una scritta: Palazzo della Giustizia. A guardia del portone, Marchino di Skeleton intima loro di mantenere il massimo silenzio e di non contraddire il loro giudice, il signor Rune di Balrog, che li attende all'interno. Al cospetto di Rune, i Sacri Guerrieri chiariscono le loro intenzioni bellicose e la loro innocenza, ma lo Specter rimane imperturbabile; ciò che più lo disturba è il fracasso e per questo, quando Marchino entra trafelato nel palazzo per avvertirlo dell'arrivo dei Sacri Guerrieri di Athena nell'Aldilà, egli lo uccide con la sua Fire Whip, la Frusta del Giudizio. Solamente in seguito decide di occuparsi di Seiya e Shun, in primo luogo scoprendo i peccati che i due hanno commesso in vita. Seiya è stato un violento, avendo combattuto con molte persone, e per questo è condannato a bruciare nel Lago di Sangue, ma Shun evita con la sua Nebula Chain che la sentenza venga eseguita. Su di lui, a questo punto, si sposta l'attenzione di Rune che, dopo averlo giudicato colpevole di numerosi peccati, lo circonda con la Fire Whip e ne taglia il corpo e la testa in molti, piccoli frammenti. La testa mozzata di Shun giace sul pavimento, e ciò inquieta molto Rune, che la trova somigliante a quella di qualcun altro, quand'ecco che il panico si impadronisce dello Specter: Shun è ancora vivo, e gli ordina di riattaccare la testa al corpo, che nel frattempo è scomparso. Rune è disperato e corre in cerca di aiuto, dirigendosi verso la Valle del Vento Nero, che confina con la Seconda Prigione Infernale, mentre nel Palazzo della Giustizia Seiya e Shun, miracolosamente illesi, si rialzano e lo oltrepassano, trovandolo ora incustodito.


CAPITOLO 85
カノン! 出陣
Kanon! Shutsujin
Kanon Scende sul Campo di Battaglia!

La folle corsa di Rune viene fermata da Rhadamantis, e solo allora il guardiano della Prima Prigione Infernale realizza di portare fra le mani non la testa di Shun, bensì il proprio elmo: chi è stato ad ingannarlo? Rhadamantis ne avverte la presenza, e il creatore dell'illusione finalmente si rivela; è Kanon di Gemini, che con il suo stratagemma sperava di raggiungere rapidamente il trono di Hades. Il Sacro Guerriero d'Oro affronta prima Rune, sconfiggendolo, e poi Rhadamantis, contro il quale si trova in grande difficoltà. Nel frattempo Seiya e Shun lo raggiungono, ma non possono restare con lui a combattere, perché devono arrivare al più presto da Athena e consegnarle la sua armatura. Resta così il solo Kanon a lottare contro il Generale dell'Aldilà, ed il suo Genro Maô-ken va a segno: Rhadamantis è immobilizzato, e il Sacro Guerriero di Gemini può ora imprimergli nel cervello l'ordine di uccidere Hades, comando al quale il Generale non sarebbe in grado di opporsi. In suo aiuto, però, giungono molte altre Stelle Malefiche e Rhadamantis, così protetto, si libera dal tremendo colpo del suo avversario, dirigendosi poi alla Giudecca, l'ultima Zona Infernale, il luogo in cui Pandora lo attende. Kanon affronta gli Specter rimasti e, nonostante l'inferiorità numerica, ne ha facilmente ragione.


CAPITOLO 86
伝説の聖闘士! オルフェ
Densetsu no Saint! Orphee
Il Sacro Guerriero della Leggenda, Orfeo!

Seiya e Shun giungono alla Seconda Prigione Infernale, dove sono puniti gli Avidi, e dove vengono subito attaccati dallo Specter Pharaoh di Sphinx e dal cane a tre teste Kerberos da questi comandato. Contro la bestia i Sacri Guerrieri di Bronzo hanno la meglio, ma la lotta che li vede impegnati con Pharaoh è ben più difficile: imbracciata la Curse Balance, lo Specter intona una melodia grave e pesante, un suono di morte cui Seiya e Shun non riescono ad opporsi. In conseguenza della maledizione, il cuore di Seiya esce dal suo corpo perché il suo peso sia confrontato con una piuma di amàto, simbolo della Verità e dell'Innocenza. Nel bel mezzo della disputa, però, interviene Orfeo di Lyra, un tempo Sacro Guerriero di Athena ed ora al soldo di Hades, e blocca la melodia di Pharaoh; il cuore di Seiya in realtà non è mai uscito dal suo corpo, e tale sensazione era frutto soltanto di un'illusione. Il Sacro Guerriero di Pegasus, comunque, non ha il tempo per gioire della sua scoperta, poiché Orfeo attacca lui e Shun sconfiggendoli definitivamente, o almeno così pare.

Shin