HIKARI AFURERU SEKAI E | VERSO UN MONDO PIENO DI LUCE | VERSO UN MONDO PIENO DI LUCE |
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Ikki difende Saori dalla spada di Hades, rischiando la propria vita e lasciando il solo Seiya a difesa di Athena. Seiya tenta invano di opporsi ad Hades, ma quando si avvicina la fine viene aiutato dagli accorrenti Shiryu, Hyoga e Shun, i quali con i loro colpi congiunti immobilizzano per un attimo Hades. Ai tre nuovi arrivati si uniscono nella lotta anche Seiya e Ikki, e i cinque Sacri Guerrieri insieme riescono a ferire la divinità, che comincia a temere la sconfitta. Hades è animato da paura e rabbia, perché si ritrova davanti ancora il Sacro Guerriero di Pegasus, come accaduto nella Guerra Sacra di cinquecento anni prima nella quale il suo corpo mitologico era stato ferito. Sulla Terra intera cala il buio, e la sola Seika pensa ancora che i Sacri Guerrieri possono vincere. Essi probabilmente non sarebbero in grado di farlo ma Saori, ridestatasi e rivestitasi dell'armatura di Athena, affronta Hades alla pari. La contesa resta equilibrata, ma solo per poco perché Saori va vicino alla morte con la spada di Hades pronta a trafiggerla. Seiya la difende all'ultimo, ma viene infilzato dalla lama e si spegne tra le braccia della sua dea. Saori piange la morte del suo paladino, e Hades ha tempo per recuperare la sua arma e sferrare un nuovo attacco, indifferente al dolore di Athena. Ma il Cosmo unito di Shiryu, Hyoga, Shun e Ikki, insieme al bastone dorato di Athena, hanno infine ragione del sovrano del Mondo dei Morti. Hades si estingue, l'Elisio si riduce in polvere e sulla Terra, lentamente, la luce del sole torna a fare capolino.
COMMENTO SUL TRENTUNESIMO EPISODIO
Conclusivo. Forse.
Una degna conclusione, coronata da alcuni disegni davvero eccellenti e da una buona tragicità. Si torna ai grandi classici di Saint Seiya, con la distruzione dell'Elisio dopo che sulla Terra erano cominciati stravolgimenti, maremoti e così via, ma il finale è più amaro di quello del capitolo di Poseidon. Peccato che a volte le scene, incastrate e girate bene, abbiano dei cambiamenti davvero bruschi. Per esempio, sarebbe stato meglio se nell'ultimissima scena finale il sole fosse ricomparso più gradualmente. Ma il dolore per la morte di Seiya prende il giusto spazio e viene ben espresso. E il finale lascia davvero il dubbio su cosa accadrà in seguito, perché non dà la sensazione che Athena e i suoi paladini muoiano né che sopravvivano.
Discreta la resa della grande battaglia finale, dai fendenti di spada ai colpi segreti. Il meglio è l'armatura di Athena, bellissima, il peggio è il taglio di spada con cui Hades ferisce Seiya all'inizio della puntata provocando solo un graffio superficiale alla sua armatura. Non male anche i disegni finali, in perfetto stile Poseidon, dei personaggi vicini ai protagonisti che sono sulla Terra.
Non c'era bisogno di cambiare sceneggiatura, ma non guasta il fatto che Athena faccia un minimo più di resistenza agli attacchi di Hades. Meravigliose, invece, le musiche utilizzate per scene che si possono definire topiche. Da Dôkoku (per il completamento della Greatest Eclipse) e Yurushite... (per la morte di Seiya), tracce 19 e 16 di Joshô Tenkai-hen, alla 'solita' Owarishô: Sekai-ki no Boku no Shitade per il gran finale, come già accaduto per il capitolo di Poseidon e per il Jûnikyû-hen.