ORFEO KANASHIKI CHINKONKA | ORFEO, TRISTE REQUIEM | REQUIEM DOLOROSO PER ORPHEO |
Regia: Tomoharu Katsumata
Direttore delle animazioni: ...
Animazioni: ...
Voci: ...
Orfeo non esita un solo istante, colmo di rancore nei confronti del suo avversario, ma è Pharaoh a portarsi subito in vantaggio, in quanto nel duello musicale il suo potere spezza la corda del DO di Orfeo, dalla quale partivano tutti gli attacchi del Sacro Guerriero. Ma il Balance of Curse non ha la meglio sulla voglia di rivalsa di Orfeo, che stringendo la corda spezzata tra i denti continua a suonare, realizzando uno Stringer Nocturne abbastanza potente da piegare il suo avversario, che muore invidiando la bravura di Orfeo come suonatore. Il Sacro Guerriero d'Argento, tra l'altro, capisce che è arrivato il momento di accettare serenamente la realtà, compresa la morte di Euridice, e si schiera al fianco di Seiya e Shun nella battaglia contro Hades. Anzi, egli stesso escogita uno stratagemma per introdurre i due compagni nella Giudecca, il palazzo in cui risiede il Sovrano del Mondo dei Morti che si trova nella parte più buia e profonda degli Inferi. Orfeo, che periodicamente suona la sua lira per Hades, riempie un grosso baule di fiori e, al cospetto di Pandora nella sala del trono di Hades, afferma di volerli personalmente offrire alla divinità. Pandora, dubbiosa e contrariata, infilza i fiori con una lancia per accertarsi che non ci sia nulla di strano, e alla fine si quieta. Ma Orfeo farà fatica a mettere in pratica il suo piano, perché prima che possa iniziare a suonare si presentano alla Giudecca Rhadamantis, Aiacos e Minos, ovvero i tre Giudici del Mondo dei Morti.
Frattanto, Hyoga e Shiryu hanno raggiunto Kanon e, con lui, attraversano facilmente la Terza Prigione Infernale nonostante l'inutile opposizione dei suoi guardiani, i robusti Specter Rock di Golem e Ivan di Troll. Ma la strada da percorrere, per loro, è ancora molto lunga.
Movimentato.
Finalmente si comincia a combattere, anche se il momento delle vere battaglie deve ancora arrivare, e le scene aumentano e diventano leggermente più corte, rendendo più leggera e godibile la visione. Inoltre, senza dubbio la questione relativa a ricicli e animazioni è stata studiata meglio, perché rispetto al terzo episodio c'è un evidente miglioramento da questo punto di vista. In attesa dei prossimi episodi, che dovrebbero essere ancora più dinamici, questo si presenta già piuttosto bene, dando il giusto spazio ai personaggi inediti, e in particolare ad Orfeo e Pharaoh.
Sebbene l'azione si svolga quasi tutta in luoghi aperti, come la Terza Prigione, trovo che lo scenario migliore sia ancora un luogo chiuso, la Giudecca. Buia, con una penombra creata dalla finestra sopra l'ingresso e con delle belle tende rosso sangue, rende piuttosto bene l'idea del luogo più cupo del Mondo dei Morti; più discutibile l'azzurrino della facciata esterna. Oltre ai fondali, discreti anche gli effetti dei colpi di Hyoga e Shiryu, pur statici, anche se nella scena contro Rock c'è un vistoso calo dei disegni. E sempre restando ai colpi segreti, buonissimi l'effetto dello Stringer Nocturne di Orfeo e quello del cuore di Pharaoh che esce dal corpo.
Anche in questo caso, nessuna grande variazione di sceneggiatura, ma tanti piccoli accorgimenti. L'invidia di Pharaoh nel piccolo flashback di quando Orfeo suona dinanzi ad Hades è carina, come trovo buona l'idea di allungare (anche se di poco) la scena della Terza Prigione e di riproporre per intero il flashback di Orfeo ed Euridice. Piuttosto, non c'è il breve dialogo tra Kanon ed Euridice presente nel manga. A livello audio, si notano subito due cose: la presenza per quasi metà episodio delle due tracce d'arpa di Pharaoh e Orfeo e l'effetto sonoro usato per i dannati della Terza Prigione. Non si nota molto altro, anche perché il tempo a disposizione non è moltissimo.