GEKITÔ! GIUDECCA E NO MICHI | COMBATTETE! SULLA STRADA CHE PORTA ALLA GIUDECCA | I FILI DEL BURATTINAIO |
Regia: Tomoharu Katsumata
Direttore delle animazioni: ...
Animazioni: ...
Voci: ...
Seiya non può più compiere la sua missione, e bloccato nel ghiaccio del Cocito ha solo la facoltà di disperarsi per quanto accaduto e per quanto potrà ancora succedere. I suoi compagni, tuttavia, proseguono la loro corsa e giungono alla Quinta Prigione con alterne fortune. Hyoga e Shiryu, infatti, sono arrivati svenuti sulle sponde di quello che si presenta come un inferno incandescente, e quando rinvengono hanno la sensazione di essere solo un peso per Kanon, il quale ha già sconfitto il guardiano della Prigione, Stand di Deadly Beetle. Sul posto arriva anche Rhadamantis, conscio che i tre sono gli ultimi paladini di Athena da sconfiggere, ma lascia andare i Sacri Guerrieri di Dragon e di Cygnus per concentrarsi su colui che lo aveva umiliato in precedenza. Rhadamantis è di nuovo in difficoltà, complice la stanchezza per le battaglie già sostenute, ma Minos e Aiacos accorrono in suo aiuto. Prima è il Galactica Illusion di Aiacos a far volare Kanon, poi il Cosmic Marionation di Minos lo immobilizza e controlla, avvicinandolo alla morte. Ma anche Kanon ha un alleato, Ikki di Phoenix, che entra nella contesa sorprendendo tutti. Ikki scopre, come già accaduto agli altri Sacri Guerrieri, quale destino è toccato a Shun, ma inizia a crederci solo una volta sentito il nome di Pandora, ricordando un episodio accadutogli quando era piccolo. Nell'occasione, aveva sottratto Shun proprio alle mire ambiziose della bambina, che voleva congiungere il suo corpo all'anima di Hades.
Resta il fatto che ora anche per Ikki comincia la battaglia, e che il suo primo avversario è Aiacos di Garuda. Avversario per nulla facile che, grazie alla sua grande velocità, travolge Ikki prima a mani nude e poi con il Garuda Flap. La fenice, si sa, è però in grado di risorgere, e la battaglia si annuncia equilibrata e mortale.
COMMENTO SUL DICIANNOVESIMO EPISODIO
Al risparmio.
Sembra quasi che la produzione abbia terminato il budget con l'episodio precedente, abbastanza ben curato, perché in questa sesta puntata si ritrovano, amplificati, tutti i difetti già visti nei primi quattro OAV. Poche animazioni, d'accordo, ma soprattutto un uso esagerato di ricicli (compreso il cappello dell'episodio, quasi due minuti ripresi dalla fine della puntata precedente) e immagini fisse non sempre all'altezza. Al di là di una buona scorrevolezza dell'episodio, ricco di azione, direi che sono rimasto deluso, anche dalla poca cura nei particolari e soprattutto da un finale che non c'è.
Partiamo dagli esterni, anche loro non all'altezza dei precedenti. La Quinta Prigione è uno scenario discreto di lotta, anche se la zona in cui si combatte forse è un po' troppo ampia e spoglia, però il primo pezzo con i dannati viene decisamente sacrificato e tagliato corto. Meglio i colpi segreti, tra i quali il migliore penso sia il Cosmic Marionation di Minos, forse il personaggio meglio disegnato dell'episodio.
Poche novità di sceneggiatura, più che altro inserite per preparare agli episodi che verranno. Seiya nel Cocito, ma anche la visione di Seika e Marin a fine episodio, sembrano dei pretesti (soprattutto il secondo) un po' buttati lì. E non è chiaro il motivo per cui Seika abbia i capelli neri. Il resto combacia con il manga dall'inizio alla fine, senza neppure la minima variazione. Riguardo alla parte audio, bellissimo l'uso delle BGM di Poseidon, e più precisamente della traccia 3 durante il combattimento tra Rhadamantis e Kanon e della traccia 5 quando è Minos a battersi con il Sacro Guerriero d'Oro. In generale, musiche molto eterogenee e scelte con cura, forse la cosa meglio riuscita dell'episodio.